Roma , sabato, 23. marzo, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Saranno oltre 1300 i pellegrini della diocesi di Padova che questa mattina saranno ricevuti da Papa Francesco, nell’aula Paolo VI in occasione del Centenario (1919-2019) dell’Istituto vescovile Barbarigo, scuola paritaria della diocesi patavina.
Ad accompagnare il gruppo – formato da alunni, docenti, personale dell’Istituto, genitori e familiari, ex allievi e tante tante persone amiche del Barbarigo – il vescovo Claudio Cipolla. Tra i partecipanti anche autorità civili e rappresentanti del mondo della scuola cattolica oltre a rappresentanti degli organismi di comunione diocesani, preti, religiosi/e e laici. Prima dell’udienza, a partire dalle ore 10.30, in preparazione all’incontro con papa Francesco, ci saranno alcune testimonianze di ex allievi del Barbarigo, momenti musicali accompagnati dall’Ensemble d’Arpe Floriana e altri solisti e la preghiera guidata dal vescovo che al termine dell’udienza presiederà la messa nella basilica di San Pietro all’altare della Cattedra.
Intanto domani si celebra la 27° Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri, a 38 anni dall’assassinio del vescovo salvadoregno Oscar Romero, proclamato santo nell’ottobre dello scorso anno. Il tema scelto dalla Fondazione Missio della Cei è ispirato proprio al martire salvadoregno: “Per amore del mio popolo non tacerò” e vuole esprimere “la piena consapevolezza che amare Dio significa amare i propri fratelli, significa difenderne i diritti, assumerne le paure e le difficoltà”.
La Giornata è nata nel 1993 per iniziativa dell’allora Movimento Giovanile Missionario, diventato oggi Missio Giovani che, sotto l’egida della Fondazione Missio, anima, per la Chiesa italiana questo speciale evento di preghiera per ricordare tutti i testimoni del Vangelo uccisi in varie parti del mondo. Nel 2018 – fa sapere Missio - c’è stato purtroppo un aumento di persone uccise in odium fidei: sono quaranta (circa il doppio rispetto allo scorso anno) gli operatori pastorali che hanno perso la vita per amore di Dio, come riporta l’annuale rapporto dell’ Agenzia Fides della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Per amore del mio popolo non tacerò significa “agire coerentemente alla propria fede. In quanto cristiani, discepoli missionari, portatori della Buona Notizia di Gesù non possiamo tacere difronte al male. Farlo significherebbe tradire il mandato che ci è stato affidato”.
Diverse le iniziative nella diocesi italiane per questa giornata.