Città del Vaticano , giovedì, 21. marzo, 2019 18:49 (ACI Stampa).
Pomeriggio dedicato alle Scholas Occurrentes per Papa Francesco che nel Palazzo San Calisto , sede vaticana delle Scholas, ha dato formalmente il via al progetto internazionale “Programmando per la Pace” insieme ad esperti dell’informatica.
Come ricorda un comunicato della Sala Stampa vaticana “obiettivo dell’iniziativa è consentire a milioni di ragazzi di imparare a programmare ed apprendere l’utilizzo delle nuove tecnologie con un’ottica etica ed impegnandosi per la ricerca della pace”.
Il Papa ha inaugurato in videoconferenza l’“Hub Tecnológico Scholas” nella nuova sede di Panama. Francesco ha poi ha salutato in videoconferenza i giovani delle tre nuove sedi di Scholas a Panama, in Portogallo e in Romania. Il Papa ha incoraggiato anche un nuovo progetto in Romania in partecipazione con l’università: “ la creatività delle Scholas entra in contatto con le istituzioni più classiche manda avanti il mondo e rende l’iniziativa più fecondo. I franchi tiratori non possono essere fecondi perché non sono capaci di essere istituzione.”
In conclusione il Papa ha detto che le Scholas sono semi che poi germogliano, come i giovani che vanno per strada per difendere l’ambiente, i giovani hanno un potere inimmaginabile e sono creativi , ma hanno bisogno di guide che li mantengano tra loro. A questo servano le Scholas.
“ I giovani non sono il futuro, bisogna correggere questa espressione, i giovani sono l’addesso, l’oggi” perché se pensiamo solo al futuro perdono forza e interesse e speranza e finiscono “addomesticati”. I giovani devono impegnarsi subito, oggi e la sola protesta non serve, serve l’impegno. Il Papa ringrazia i giovani per il loro impegno creativo e fattivo appunto che non di ferma alla protesta.