Città del Vaticano , domenica, 17. marzo, 2019 12:12 (ACI Stampa).
“Nessuno arriva alla vita eterna se non seguendo Gesù, portando la propria croce nella vita terrena”. Papa Francesco sintetizza così il messaggio del Vangelo di oggi, che celebra la trasfigurazione di Gesù, avvenuta dopo che questi aveva annunciato ai discepoli che “avrebbe molto sofferto”.
Seconda domenica di Quaresima: tornato dagli Esercizi Spirituali ad Ariccia, Papa Francesco si affaccia come tradizione dalla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico per commentare il Vangelo e pregare l’Angelus. Al termine della preghiera, il Papa non manca di ricordare i morti dell’attentato a due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda, nei saluti conclusivi.
Il Vangelo del giorno parla della trasfigurazione di Gesù. Papa Francesco descrive il percorso dei discepoli con Gesù fino alla montagna, la preghiera, la trasfigurazione, l’incontro con Mosè ed Elia che parlano con lui del suo prossimo Esodo, ovvero della Pasqua di morte e resurrezione, e lo stupore dei discepoli che “vorrebbero quel momento non finisse più”.
Papa Francesco spiega che la trasfigurazione si “compie in un momento ben preciso della missione di Cristo”, quando Gesù ha già confidato ai discepoli che deve soffrire, essere ucciso e resuscitare il terzo giorno, e li prepara a “sopportare lo scandalo della passione e della morte di croce, perché sappiamo che questa è la va attraverso la quale il Padre celeste farà giungere alla gloria il suo Figlio eletto, risuscitandolo dai morti”.
Sarà anche la via dei discepoli, perché “nessuno arriva alla vita eterna se non seguendo Gesù e portando la propria croce nella vita terrena”.