Gyor , domenica, 17. marzo, 2019 14:00 (ACI Stampa).
Era arrivata dall’Irlanda, portata da un vescovo fuggito durante la persecuzione anti-cristiana di Cromwell. E nel giorno di San Patrizio, evangelizzatore e patrono di Irlanda, cominciò a lacrimare, e lo fece per tre ore. È l’immagine della Madonna di Gyor, quadro della Madonna con Bambino addormentato posto sotto le sue mani in preghiera.
Quella della Madonna di Gyor è una storia che racconta del legame, nascosto e poco conosciuto, tra Irlanda e Ungheria. Per comprendere come il quadro sia arrivato in Ungheria serve un po’ di contesto storico.
In Inghilterra, tra il 1642 e il 1651, si combatte la prima rivoluzione inglese. È la cosiddetta guerra dei Tre Regni. Il re Carlo I aveva imposto nuovi tributi e combatteva con forza il puritanesimo, censurando i testi religiosi, mentre cercava di diffondere l’Anglicanesimo in Scozia, regione invece di fede calvinista.
Re Carlo aveva il sostegno dell’arcivescovo di Canterbury William Laud e del Consiglio della Corona. A tale scopo, il re provocò una rivolta in Scozia, e poi, il 13 aprile 1640, convocò il Parlamento per chiedere l’approvazione ad imporre ulteriori tasse per formare un esercito per sedare la rivolta. L’assemblea però fu scolta il 5 maggio 1640, perché i parlamentari protestarono.
La guerra durò almeno un anno, tra arresti e fughe del re, e l’esito fu favorevole ai parlamentari guidati da Oliver Cromwell. Dopo aver espulso dal Parlamento i seguaci del re, l’assemblea condannò a morte il sovrano, e fu proclamata la Repubblica Inglese, con Cromwell alla guida.