Città del Vaticano , venerdì, 15. marzo, 2019 17:00 (ACI Stampa).
Cosa sono ipocrisia e doppiezza? Papa Francesco ne parla spesso e oggi il predicatore della Casa pontificia Padre Raniero Cantalamessa ha iniziato la prima predica di Quaresima per la curia romana con questo tema:la lotta alla ipocrisia.
Tutto parte dal concetto di purezza che sono la rettitudine delle intenzioni e la purezza dei costumi, gli opposti sono dl’ipocrisia e l’abuso della sessualità.
Come riportato dal sito www.vaticanews.va Padre Cantalamessa spiega: “Il peccato impuro non fa vedere il volto di Dio, o, se lo fa vedere, lo fa vedere tutto deformato” e “ Il peccato suscita nel cuore dell'uomo, un sordo rancore contro Dio, al punto che, se dipendesse da lui, vorrebbe che Dio non esistesse affatto”.
Ma la purezza come rettitudine delle intenzioni sono il cuore della riflessione del cappuccino: “È sorprendente quanto il peccato d’ipocrisia, il più denunciato da Gesù nei Vangeli, entri poco nei nostri ordinari esami di coscienza”. Eppure “l’ipocrisia è in gran parte vinta, nel momento che è riconosciuta”. Importante dunque riconoscerla, capire che ciascuno di noi è come avesse una doppia vita: una vera e una immaginaria, cioè ciò che noi o gli altri pensano di noi. E quanto ci occupa costruire questa seconda vita, osserva.
E l’ipocrisia dice “è fare della vita un teatro in cui si recita per un pubblico; è indossare una maschera, cessare di essere persona per diventare personaggio. E c'è una grande differenza tra persona e personaggio. Il personaggio è la corruzione della persona. La persona è un volto, il personaggio è una maschera. La persona è nudità radicale, il personaggio è tutto abbigliamento, tutto trucco. La persona è l’autenticità e l’essenzialità, il personaggio è finzione e artificio. La persona ubbidisce a delle convinzioni, il personaggio recita un copione”.