Città del Vaticano , sabato, 9. marzo, 2019 16:00 (ACI Stampa).
Il 9 marzo è a giornata in cui il cammino stazionale arriva alla basilica dei Santi Trifone e Agostino, non lontano da piazza Navona, nel rione Sant’Eustachio.
La cura pastorale della chiesa è affidata alla provincia agostiniana d’ Italia ed un centro culturale di grande importanza per la famiglia agostianiana.
Nel XIV secolo, gli agostiniani, che già officiavano la chiesa di San Trifone in Posterula, decisero di costruire una nuova struttura per il loro convento e di dedicarla a sant’Agostino. La chiesa venne ultimata nel 1420. Ma risultò piccola e troppo sotto il livello del Tevere che spesso esondava. Così, grazie alla munificenza del cardinale Guillaume d’Estouteville, tra il 1479 e il 1483 fu edificata l’attuale basilica.
La chiesa è parrocchia fin dalla sua fondazione; in essa infatti furono trasferiti i titoli e la cura d’anime della parrocchia di San Trifone in Posterula. Essa è inoltre sede dal 1587 del titolo cardinalizio di Sant’Agostino.
La storia dell’ Ordine nasce nel secolo XIII. La Santa Sede decise di riunificare diverse realtà di vita eremitica che seguivano la Regola di S. Agostino.