Ancona , venerdì, 1. marzo, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Quest’anno ricorrono 800 anni dell’incontro tra san Francesco e il sultano Malik Al Kamil. Tale ricorrenza segnerà una data importante per le Marche e in particolare per la città di Ancona: 800 anni dalla partenza di San Francesco dal porto dorico per raggiungere la Terra Santa, in occasione della Quinta Crociata, da cui ritornò, sempre ad Ancona, nel 1220 dopo aver incontrato anche il Sultano d’Egitto e con il quale instaurò rapporti di dialogo.
Per celebrare questo importante evento, la Regione Marche si è fatta promotrice della costituzione di un Comitato organizzatore che coordinerà le diverse iniziative nell’anno 2019-2020 e a cui partecipano gli Enti territoriali sia ecclesiastici che laici. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo è tra i principali promotori di questo evento che ha definito “di valenza non solo religiosa e culturale, ma civile e sociale. Francesco tornò profondamente cambiato da quel viaggio: da ciò che si prefigurava come un duello con il Sultano diventò un duetto, all’insegna del dialogo e della ferma convinzione di poter costruire una via di pace. Ecco anche oggi siamo di fronte a forti instabilità politiche e geografiche e a paure dell’ignoto e l’esempio di san Francesco è ancora molto valido.
Da qui l’idea che Ancona nel nome di Francesco possa candidarsi come Porta d’Oriente e Porta verso la Pace ed esempio di fratellanza universale”. Ed in occasione del centenario ha pubblicato la lettera pastorale ‘Con lo sguardo di S. Francesco di Assisi. 800 anni dalla partenza di San Francesco dal porto di Ancona’, in cui ha sottolineato i viaggi del santo umbro nelle Marche: “Le Marche sono state il luogo dove Francesco, insieme al suo compagno frate Egidio, fece il suo primo viaggio missionario, come araldo e giullare di Dio per comunicare con uno stile assolutamente nuovo ed originale la gioia del Vangelo. Nel 1210 Francesco tornò a Fabriano, per proseguire per Apiro, Staffolo, Jesi.
Nel 1212 Francesco si recò ad Ancona per imbarcarsi per l’Oriente, ma le condizioni del tempo lo dirottarono verso la Schiavonia a poca distanza da Spalato. Dovette fare ritorno ad Ancona. Nel 1212 Francesco passò per S. Severino Marche, sulla via che dalla Flaminia, a Nocera Umbra, portava, lungo la strada settempedana, verso Osimo e Ancona. Nel 1213 si recò a S. Leo di Montefeltro. Nel 1215 Francesco giunse nelle Marche una quinta volta, quando attraversò la valle montana del Chienti e proseguendo per Sarnano, attraverso il Monte dell’Ascensione, giunse nella città di Ascoli Piceno.
Nel 1219 partì dal porto di Ancona per l’Oriente dove incontrò il Sultano Al Malik Al Kamil. Ritornò ad Ancona nel 1220 e passò per Osimo. E’ nelle Marche che sono stati scritti i Fioretti di san Francesco nella prima metà del 1300”. Nella lettera l’arcivescovo di Ancona ricorda la conversione di san Francesco: “La fase iniziale della conversione di Francesco è davanti ad una immagine: il volto di Gesù crocifisso e risorto, appeso alla croce. Fu Gesù crocifisso che raggiunse e toccò dolcemente, dalla croce, il dolore e la confusione di Francesco, non giudicandolo né rimproverandolo, ma offrendogli uno sguardo compassionevole, misericordioso, amorevole e senza distinzione.