Roma , sabato, 23. febbraio, 2019 10:00 (ACI Stampa).
E’ in corso, fino a domani, in Vaticano, su iniziativa di Papa Francesco, un summit su “La protezione dei minori nella Chiesa”, che si concluderà domani. La Segreteria Generale della CEI ha reso disponibile, proprio in questi giorni, un sito del Servizio Nazionale per la tutela dei minori.
Oltre alle informazioni generali sul Servizio, che è chiamato a offrire alla CEI, alle Chiese particolari, agli Istituti di Vita Consacrata e alle Società di Vita Apostolica, alle Associazioni e alle altre realtà ecclesiali un supporto – si legge sul sito della Chiesa Cattolica - per quanto attiene alla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, nel sito sono a disposizione il Regolamento e le Indicazioni alle diocesi, come pure una raccolta di documenti, notizie e segnalazioni stampa, compresi i link agli approfondimenti che i media della CEI dedicano a questo tema.
“Ciò che mi ha turbato maggiormente nei colloqui con le vittime è il modo insidioso con cui gli aggressori si avvicinano a questi adolescenti innocenti, ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e Presidente della CEI, dopo aver incontrato due vittime: “essi propongono il tutto come se fosse un cammino spirituale che io ti aiuto a fare, finché la vittima non cade pienamente nella trappola. Questo lascia ancora più amareggiate le vittime perché poi quando arrivano a una consapevolezza e a una piena coscienza di quello che è avvenuto si rendono conto anche di tutta la malizia con cui è stato teso il tranello. Questo aggiunge rabbia a rabbia”. Ecco perché occorre – per il porporato - decisamente cambiare rotta e avere un’attenzione sempre più grande per questi drammi.
Chi sa deve parlare. Bisogna collaborare fin dove è possibile, fino in fondo, con l’autorità giudiziaria. Ma soprattutto si richiede un grande discernimento nei confronti di coloro che si avvicinano al seminario o agli istituti religiosi servendosi dell’apporto di tutte le scienze umane. Non si può rischiare oltre – aggiunge il presidente della CEI -. E’ il limite che abbiamo raggiunto: non si può rischiare. Allora, meno sacerdoti, meno religiosi ma essere più tranquilli che coloro cui noi affideremo le anime, soprattutto gli innocenti, garantiscano l’annuncio del vangelo e non il resto”.