Città del Vaticano , venerdì, 22. febbraio, 2019 18:33 (ACI Stampa).
Il pomeriggio di oggi al Meeting sulla protezione dei minori in Vaticano si è concluso con una riflessione del Papa sull' intervento di Linda Ghisoni, Sotto-Segretario per la Sezione per i fedeli laici del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e dopo una sua risposta ad una delle domande pervenute dall’Assemblea.
" Ho sentito la Chiesa parlare di se stessa- ha detto Papa Francesco- Cioè tutti noi abbiamo parlato sulla Chiesa. In tutti gli interventi. Ma questa volta era la Chiesa stessa che parlava. Non è solo una questione di stile: il genio femminile che si rispecchia nella Chiesa che è donna. Invitare a parlare una donna non è entrare nella modalità di un femminismo ecclesiastico, perché alla fine ogni femminismo finisce con l'essere un machismo con la gonna. No. Invitare a parlare una donna sulle ferite della Chiesa è invitare la Chiesa a parlare su se stessa, sulle ferite che ha.
E questo credo che sia il passo che noi dobbiamo fare con molta forza: la donna è l'immagine della Chiesa che è donna, è sposa, è madre. Uno stile. Senza questo stile parleremmo del popolo di Dio ma come organizzazione, forse sindacale, ma non come famiglia partorita dalla madre Chiesa.
La logica del pensiero della dottoressa Ghisoni era proprio quella di una madre, ed è finita con il racconto di cosa succede quando una donna dà alla luce un figlio. È il mistero femminile della Chiesa che è sposa e madre. Non si tratta di dare più funzioni alla donna nella Chiesa – sì, questo è buono, ma così non si risolve il problema – si tratta di integrare la donna come figura della Chiesa nel nostro pensiero. E pensare anche la Chiesa con le categorie di una donna. Grazie per la Sua testimonianza".