Città del Vaticano , venerdì, 22. febbraio, 2019 14:00 (ACI Stampa).
È il secondo giorno di lavoro per i partecipanti all’incontro in Vaticano sulla protezione dei minori nella Chiesa. Nella sessione mattutina hanno preso parola il Cardinale indiano Oswald Gracias e il Cardinale Blase Cupich. Nel briefing odierno all’Augustinianum, vengono ripercorsi i momenti principali di oggi, caratterizzati principalmente da due parole: sinodalità e collegialità.
Il Prefetto del Dicastero della Comunicazione, Paolo Ruffini, commenta punto per punto le sessioni: “Nelle plenarie si è parlato della consapevolezza delle procedure e questo in alcuni paesi ha fatto diminuire le percentuali, c’è anche una Chiesa che protegge i bambini. Si è parlato soprattutto della necessità di lavorare in maniera collegiale e non dire questo non mi riguarda. Un vescovo non può affrontare tutto da solo”. Sono stati tanti gli argomenti trattati nelle sessioni: la necessaria massima chiarezza di considerare l’abuso un crimine intollerabile, la garanzia di processi giusti e che questo incontro sia un cammino di conversione e purificazione”.
Padre Federico Lombardi moderatore dell’incontro commenta invece l’atmosfera dell’incontro: “Non sento tensioni nell’assemblea, sento solo un grande desiderio di riflettere insieme e gratitudine per l’accompagnamento di Papa Francesco. Dalle parole che sento nei lavori di gruppo vedo che l’incontro è utile e necessario”.
“I punti di riflessione proposti dal Papa sono stati distribuiti e ricevuti con grande gratitudine da tutti i partecipanti come punti di stimolo e riflessione per aiutare il cammino di tutti verso un cammino concreto”, continua Padre Lombardi.
Il Cardinale Blase Joseph Cupich, Arcivescovo di Chicago, Membro del Comitato organizzativo, relatore di oggi, sottolinea riguardo alla Chiesa collegiale: “Siamo qui grazie alla testimonianza e al coraggio delle vittime. Dagli incontri che ho avuto con loro vogliono che noi siamo concentrati sull’argomento. Dobbiamo fare in modo che tutti abbiano voce. Ci sono degli aspetti strategici, tattici, vogliamo dei risultati concreti”.