La storia è quella di Laura Vincenzi e di lei oggi sono state rieditate le "Lettere di una fidanzata", grazie alla casa editrice Ave, curate da Guido Boffi. Laura e Guido sono appunto i protagonisti di questa storia d'amore, che poi è una storia di santità quotidiana
Negli ultimi tempi viene giustamente dato rilievo e spazio , nella Chiesa, proprio a figure e testimonianze del concetto di una santità vissuta nella vita di tutti i giorni, ad un eroismo quotidiano che rimane spesso nascosto, ma lascia una traccia profonda in tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarli.
Nessuno spazio alla tristezza, alla cupezza, alla contrizione. Un paradosso, che poi non lo è: come recita il salmista, se ne andava seminando nel, pianto, poi, nel, tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni. Laura è stata, e rimane per sempre, una di questi testimoni autentici: il 7 dicembre 2016 si è aperta la causa per la sua beatificazione.
Le lettere raccontano, con vivacità e commozione, gli anni cruciali della breve esistenza di Laura: la vita in famiglia, gli studi universitari, le esperienze in parrocchia e gli incontri comunitari, come a Spello, dove conosce Guido, il suo futuro fidanzato.
Tutto è illuminato dalla fede, anzi, oggi cosa scaturisce dalla fede, perché Laura sa che e' nell'amore di Dio e nel suo amore per Dio che tutto si costituisce, assume forza, bellezza, dignità. Persino la malattia, scoperta nell'84, un tumore che si rivelerà maligno e molto aggressivo, e la morte stessa.
Laura si fida dei progetti del Signore su di lei, anche quando non li capisce, anche quando sembrano portare al fallimento, alla fine. Si fida e e tutto affida, sentendo che ogni esperienza, ogni sentimento, ogni desiderio in Lui solo hanno compimento. Soprattutto il suo amore per Guido, i suoi sogni di matrimonio, di famiglia.
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E' straordinario leggere con quale chiarezza e forza Laura, insieme al fidanzato, capisce che l'amore umano diventa più forte, più totale, più appagante proprio perché vissuto nella sequela di Cristo. E' proprio questo l'anticonformismo più autentico, in fondo, è questo il gesto rivoluzionario del vero amore, dinanzi al quale scoloriscono, diventano patetiche e squallide tutte le storie da canzonette, da fiction, da SMS che oggi impregnano la vita degli adolescenti.
Amore libero? Niente affatto, il volto del vero amore libero si intravvede tra le righe di questo epistolario, un amore che vuole donarsi, che non è ripiegato in sé stesso, che non si fa condizionare dalle mode e dagli atteggiamenti, dal pensiero unico dominante, che non ha paura di porsi degli obiettivi da raggiungere insieme, delle responsabilità, mentre oggi si innalzano lodi al desiderio sfrenato, alla promiscuità totale, alla passione di una notte o due, alle parole mirabolanti e ai giuramenti che durano lo spazio di un mattino.
La libertà e i i diritti della passione...sì, certo, ma quando poi arriva la malattia, quando le sorti si rovesciato, quando si rimane soli, poveri, abbandonati, non piu' belli e giovani, che rimane di tutto quel fuoco? Solo fredda cenere.
Non c'è nulla di tutto questo, nelle lettere di Laura. Ci sono allegria, fiducia, speranza, amore, voglia di vivere e di affrontare l'avventura della vita. Che non finisce con la morte. Pagine che i ragazzi dovrebbero leggere, per sentirsi incoraggiati davvero.