Città del Vaticano , giovedì, 21. febbraio, 2019 16:40 (ACI Stampa).
È il Cardinale Rubén Salazar Gómez, Arcivescovo di Bogotà e Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano, a prendere la parola nella sessione pomeridiana dei lavori del primo giorno dell’Incontro in Vaticano sulla protezione dei minori della Chiesa.
Alla presenza di Papa Francesco e dei presidenti delle Conferenze Episcopali mondiali, il Cardinale Salazar propone una relazione sul tema: “La Chiesa trafitta. Affrontare i conflitti e agire con decisione”.
È proprio questo che ha chiesto oggi Papa Francesco nel discorso introduttivo, “il Santo Popolo di Dio ci guarda e attende da noi non semplici e scontate condanne, ma misure concrete ed efficaci da predisporre”.
Il Cardinale Salazar ricalca questo concetto: “Il fatto che avvengano abusi in altre istituzioni e gruppi non giustifica mai la presenza di abusi nella Chiesa perché contraddice l'essenza stessa della comunità ecclesiale e costituisce un mostruoso travisamento del ministero sacerdotale che, per sua propria natura, deve cercare il bene delle anime come suo fine supremo. Non vi è alcuna giustificazione possibile per non denunciare, per non smascherare, per non affrontare con coraggio e fermezza qualsiasi abuso si presenti all’interno della nostra Chiesa.”
Dunque coraggio e denuncia. Questo chiede il Presidente del CELAM, il quale sottolinea: “Per poter comprendere questa responsabilità e assumerla, è indispensabile cercare di classificare, per quanto possibile, la natura della crisi. Una breve analisi di ciò che è accaduto ci permette di rilevare che non si tratta solo di deviazioni o patologie sessuali in coloro che commettono abusi, ma che c'è una radice più profonda che è il travisamento del significato del ministero convertito in mezzo per imporre la forza, per violare la coscienza e i corpi dei più deboli. Questo ha un nome: clericalismo".