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Cardinale Woelki, "i cristiani promuovano una cultura alternativa e ancorata al Vangelo"

Cardinale Rainer Woelki | Il Cardinale Rainer Woelki durante l'intervista con EWTN Deutschland  | EWTN Deutschland Cardinale Rainer Woelki | Il Cardinale Rainer Woelki durante l'intervista con EWTN Deutschland | EWTN Deutschland

Promuovere una cultura alternativa, una cultura cattolica, che non è meno, ma sempre di più della cultura secolare; una cultura che non si raggiunge cambiando la dottrina della Chiesa, ma piuttosto presentando in maniera convincente la verità di fede, perché la pietra miliare è sempre il Vangelo: è questa la sfida della Chiesa oggi, secondo il Cardinale Rainer Woelki, arcivescovo di Colonia.

In un botta e risposta con EWTN Deutschland che si è concentrato anche molto sulle dibattute questioni della Chiesa tedesca, il Cardinale ha anche parlato della question di Dio nella società contemporanea.

“Credo sia fondamentale – ha detto – tenere viva la questione di Dio nella nostra società. Sempre più persone sono convinte di poter vedere che possono vivere le loro vite abbastanza bene semza Dio, ed è lì che la Chiesa ha un compito molto importante nel predicare che Dio esiste, e che Dio è in realtà la vera origine di ogni cosa. Per questo, la questione di Dio è la sfida più grande che abbiamo oggi”.

Certo, ammette il Cardinale Woelki, la crisi degli abusi ha messo a rischio la credibilità della Chiesa, portando a una generale perdita di fiducia dall’interno e dall’esterno della Chiesa, e questa anche è una sfida da affrontare.

Ci sono poi i temi della vita. Parlando del dibattito in corso in Germania su una recente legge che proibisce la pubblicità per i servizi abortivi, l’arivescovo di Colonia ha detto che “la vita è sotto la protezione di Dio dall’inizio. Ed è protetta dal concepimento alla morte naturale, all’ultimo respiro”.

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Il Cardinale Woelki affronta anche il tema delle riforme della Chiesa, perché il dibattito spesso va a toccare anche temi dottrinali. “Si dice si debbano abbandonare I vecchi tempi. Io credo sia un concetto molto pericoloso”, nota il Cardinale.

E questo perché, aggiunge, “siamo parte di una grande tradizione. La Chiesa sostiene che c’è una verità che trascende il tempo. E non è nostro compito di andare ad inventare una nuova Chiesa. La Chiesa non è solo un qualcosa che abbiamo ricevuto da gestire. Ed è piuttosto nostro compito di vescovi di preservare la fede della Chiesa, così come è stata tramandata dagli apostoli”.

Ma per il Cardinale Woelki, il passo è ancora successivo. “Dobbiamo ancora una volta realizzare che, come cristiani, dobbiamo sviluppare qualcosa come una cultura alternative, che sia consistente con gli standard del Vangelo e la volontà di Gesù Cristo. E non è meno, ma è sempre di più”.

Una cultura nuova che non si raggiunge “abolendo il celibate, chiedendo che le donne siano ammesse al minister sacerdotale, chiedendo una nuova morale sessuale”, perché “il Vangelo continua ad essere la pietra d’angolo. La sfida è di testimoniare e proclamare questa fede senza tempo in modo che diventi comprensibili alle persone di oggi. Questa è la sfida che dovremmo accettare, invece di evitarla”.