Città del Vaticano , venerdì, 15. febbraio, 2019 11:00 (ACI Stampa).
Una ragionevole fede. Quella di John Henry Newman, presto santo della Chiesa Cattolica, tra i padri fondatori dei quel "Movimento di Oxford" che vede quasi un compimento nella Costituzione Apostolica che Papa Benedetto XVI ha voluto perché gli anglicani possano essere in "piena e visibile comunione" con Roma. Logos e dialogo nel pensiero di un teologo che divenne cattolico anche per la "ragionevolezza della fede".
“Le sue intuizioni sulla relazione fra fede e ragione- disse Benedetto XVI nella omelia per la Beatificazione nel 2010 in Inghilterra- sullo spazio vitale della religione rivelata nella società civilizzata, e sulla necessità di un approccio all’educazione ampiamente fondato e a lungo raggio, non furono soltanto di importanza profonda per l’Inghilterra vittoriana, ma continuano ancor oggi ad ispirare e ad illuminare molti in tutto il mondo.
Sono molti i libri, i convegni e centri di studi dedicati a Henry Newmann e negli ultimi anni sono stati anche approfonditi gli studi su altri grandi personaggi in relazione a Newman come nel caso di Edith Stein.
Newman "risolve" il conflitto ancestrale tra fede e ragione. Un conflitto che sembra trovare soluzione anche nella proposta di Benedetto XVI: allargare la ragione. Ragione non solo matematica e scientifica, ma ratio del bene e del male, della fede. Una ragione così ampia da comprendere tutto. Insomma un vero logos.
E' solo una delle tante letture possibili, ma è una prova della ricchezza e della vivacità del pensiero di Newman che fa nascere riflessione e pensiero. Una ragionevole fede. Quanto lontano sembrano oggi quelle parole del cardinale inglese sulla formazione dei laici: "Voglio un laicato non arrogante, non precipitoso nel parlare, non litigioso, ma fatto di uomini che conoscono la loro religione, che vi entrano dentro, che sanno benissimo dove si trovano, che sanno quello che possiedono e quello che non possiedono, che conoscono la propria fede così bene che sono in grado di spiegarla, che ne conoscono la storia tanto a fondo da poterla difendere."