Susa , mercoledì, 20. febbraio, 2019 16:00 (ACI Stampa).
Nella storia della Congregazione redentorista, ricordare la testimonianza di un fratello laico, che ha speso la sua esistenza nell'adempimento delle proprie mansioni, non è un'operazione inusuale.
Un esempio è dato dalla santità di San Gerardo Maiella (1726-1755) che ha fatto della sua vocazione la pietra angolare della spiritualità della famiglia redentorista E fra questi è bello ricordare, anche, la memoria di uno di questi che, con la sua silenziosa attività, ha scritto una pagina della spiritualità dell'istituto.
Fortunato Allamand nacque il 5 febbraio 1858 presso Saint Jean de Tholme, in diocesi di Annency.
Non si hanno notizie specifiche della sua nascita, ne degli studi intrapresi, prima di sentire la chiamata alla vita religiosa. La sua famiglia era però rinomata per il profondo spirito religioso e per la rispettabilità del proprio nome.
Conoscendo l'attività dei padri Redentoristi, che predicavano le missioni, quale forma centrale di apostolato, chiese di entrare in questa famiglia religiosa ed il 19 luglio 1855, terminato il consueto anno di noviziato, emise la professione religiosa in qualità di fratello laico, nella Provincia redentorista di Lione.