Seoul , martedì, 12. febbraio, 2019 12:00 (ACI Stampa).
C’è un luogo in Corea a circa 90 chilometri da Seul che profuma di speranza: Kkottongnae, il villaggio dei Fiori. Nel 2014 Papa Francesco fece visita a questa comunità con un comprensorio di istituzioni riabilitative, sanitarie, religiose e spirituali fondate da Padre John Oh Woong Jin. In una delle case del “villaggio” c’è un ragazzo con una missione speciale: pregare per il Papa.
Come racconta il Nunzio in Corea l’Arcivescovo Alfred Xuereb, che nella Giornata della Vita Consacrata è stato a Kkottongnae per la professione perpetua di tre suore e tre padri della comunità.
“Ho accolto molto volentieri l’invito alla messa con la promessa solenne di tre suore e tre padri dell’Istituto di Kkottongnae.
La Comunità accoglie bambini abbandonati, disabili, ma anche persone abbandonate in casa oppure per strada dopo la morte. C’è persino un cimitero degli abbandonati.
Persone che non hanno nessuno che li seppellisce per cui lo stato prende il loro corpo per cremarlo e metterlo chissà dove. Alcuni muoiono per il freddo magari. I padri li raccolgono e danno loro una sepoltura dignitosa. Quindi qui a Kkottognae si prendono cura dall’inizio alla fine delle vita fino alla fine”.