A proposito della cristianofobia poi il Papa spiega: “anche il documento condanna la violenza e alcuni gruppi che si dicono islamici, i saggi dicono che non è l’islamismo, perseguitano i cristiani”.
E a proposito del prossimo viaggio in Marocco il Papa spiega la intenzione di andare a Marrakech alla Conferenza dell’Onu sulle migrazioni, rimandata per ragioni protocollari ma “in Marocco seguo le tracce di san Giovanni Paolo II che è stato il primo ad andare. Sarà un viaggio gradevole. Poi sono arrivati inviti di altri Paesi islamici ma non c’è tempo quest’anno. Io o l’altro Pietro, qualcuno ci andrà”.
Lasciato il tema del viaggio il Papa ha risposte a domande su altri temi.
Sul fronte della crisi in Venezuela il Papa ricorda la mediazione Argentina-Cile che “fu un atto coraggioso di Giovanni Paolo II che ha evitato una guerra” e aggiunge: “ perché si faccia un ultimo passo, una mediazione, ci vuole la volontà di ambedue le parti... se le parti lo chiedono, siamo sempre disposti”.
Altro tema affrontato quello degli abusi sulle donne e sulle consacrate in particolare . “Io oserei dire - ha detto Papa Francesco - che l’umanità ancora non ha maturato: la donna è considerata di “seconda classe”. Cominciamo da qui: è un problema culturale. Poi si arriva fino ai femminicidi. Ci sono dei Paesi in cui il maltrattamento delle donne arriva al femminicidio”.
Poi aggiunge “dentro la Chiesa ci sono stati dei chierici che hanno fatto questo. In alcune civilizzazioni in modo più forte che in altri. Non che lo fanno tutti. Ci sono stati sacerdoti e anche vescovi che hanno fatto quello. E io credo che si faccia ancora, non è che dal momento in cui tu te ne accorgi, finisce. La cosa va avanti così. È da tempo stiamo lavorando in questo. Abbiamo sospeso qualche chierico, mandato via, e anche - non so se è finito il processo - abbiamo sciolto qualche congregazione religiosa femminile che era molto legata questo ad una corruzione. Si deve fare qualcosa di più? Sì. Abbiamo la volontà? Sì. Ma è un cammino che viene da lontano.
Papa Benedetto ha avuto il coraggio di sciogliere una congregazione femminile che aveva un certo livello, perché c’era entrata questa schiavitù delle donne persino sessuale, da parte dei chierici o del fondatore. A volte il fondatore toglie la libertà alle suore, può arrivare a questo. Vorrei sottolineare che Benedetto XVI ha avuto il coraggio di fare tante cose su questo tema”.
Poi Francesco racconta un aneddoto. “Lui ( l’allora cardinale Ratzinger ndr) aveva tutte le carte su una organizzazione religiosa che aveva dentro corruzione sessuale ed economica. Lui provava a parlarne e c’erano dei filtri, non poteva arrivare. Alla fine il Papa, con la voglia di vedere la verità, ha fatto una riunione e Joseph Ratzinger che è andato con la cartella e tutte le sue carte. Quando è tornato, ha detto al suo segretario: mettila nell’archivio, ha vinto l’altro partito. Non dobbiamo scandalizzarci per questo, sono passi di un processo. Ma appena diventato Papa, la prima cosa che ha detto è stata: portami dall’archivio questo. Il folklore lo fa come tanto buono, buono, un pezzo di pane è più cattivo di lui, ma anche come debole, ma di debole non ha niente, è stato un uomo forte e su questo vogliamo andare avanti.... ci sono casi in alcune congregazioni, alcune nuove, e in alcune regioni più di altre. Stiamo lavorando”.
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