Città del Vaticano , sabato, 2. febbraio, 2019 18:10 (ACI Stampa).
E’ la “Festa dell’incontro”. La novità del Bambino che incontra la tradizione del tempio; la promessa trova compimento; Maria e Giuseppe, giovani, incontrano Simeone e Anna, anziani. “Tutto, insomma, s’incontra quando arriva Gesù”. Papa Francesco celebra nella Basilica di San Pietro la Messa per la Festa della Presentazione del Signore e la XXIII Giornata Mondiale della Vita Consacrata. La Messa si è aperta con la benedizione delle candele e la processione dal sagrato all'Altare della Confessione.
Per Papa Francesco, il “Dio della vita va incontrato ogni giorno della vita”; non ogni tanto, ma ogni giorno. “Seguire Gesù non è una decisione presa una volta per tutte, è una scelta quotidiana – commenta il Pontefice - E il Signore non si incontra virtualmente, ma direttamente, incontrandolo nella vita. Altrimenti Gesù diventa solo un bel ricordo del passato”.
Sono tanti i consacrati e le consacrate che partecipano oggi alla Messa con Papa Francesco. “L’incontro col Signore è la fonte – raccomanda il Papa - È importante allora tornare alle sorgenti: riandare con la memoria agli incontri decisivi avuti con Lui, ravvivare il primo amore, magari scrivere la nostra storia d’amore col Signore. Farà bene alla nostra vita consacrata, perché non diventi tempo che passa, ma sia tempo di incontro”.
Per Francesco “la vita consacrata: sboccia e fiorisce nella Chiesa; se si isola, appassisce. Essa matura quando i giovani e gli anziani camminano insieme, quando i giovani ritrovano le radici e gli anziani accolgono i frutti”. “Invece ristagna quando si cammina da soli – continua il Pontefice - quando si resta fissati al passato o ci si butta in avanti per cercare di sopravvivere. Oggi, festa dell’incontro, chiediamo la grazia di riscoprire il Signore vivo, nel popolo credente, e di far incontrare il carisma ricevuto con la grazia dell’oggi”.
Il Papa sottolinea: “Tutti siamo chiamati a una duplice obbedienza: alla legge nel senso di ciò che dà buon ordine alla vita, e allo Spirito, che fa cose nuove nella vita”. Francesco è chiaro: “Le migliori regole non bastano senza la novità dello Spirito: legge e Spirito vanno insieme”.