Città del Vaticano , mercoledì, 30. gennaio, 2019 9:57 (ACI Stampa).
La consolazione nell’incontro con i vescovi del Centro America, la forte impronta mariana, gli incontri con le realtà del Paese: come fa sempre dopo un viaggio internazionale, Papa Francesco ne ripercorre le tappe nell’udienza generale.
Un viaggio, spiega il Papa, in cui “tutto è stato come contagiato e amalgamato dalla presenza dei giovani”, perché era “una festa per i giovani e anche una festa per Panama, e anche per tutta l’America Centrale, segnata da tanti drammi e bisognosa di speranza e di pace e di giustizia”. E invita tutti a fare la Via Crucis, ogni volta che è possibile.
Ripercorrendo gli eventi della settimana, Papa Francesco, infatti, si abbandona ad una "confidenza": “Mi piace tanto fare la Via Crucis, perché è andare con Maria dietro Gesù, e sempre porto con me, per farlo in qualsiasi momento, una Via Crucis tascabile, che mi ha regalato una persona molto apostolica a Buenos Aires, e quando è tempo faccio la Via Crucis. Fate la Via Crucis, perché è seguire Gesù con Maria, nel suo cammino della Croce, in cui ha dato la vita per noi, per la nostra redenzione”.
Ultima udienza generale del mese, per Papa Francesco. Si tiene in Aula Paolo VI, perché la giornata è bella, ma fredda. Il Papa comincia il suo ricordo con un aneddoto: “La gente alzava con le braccia i bambini, dicendo: ‘Ecco il mio orgoglio, ecco il mio futuro!’ Quanta dignità in questo gesto, e quanto è eloquente per l’inverno demografico che stiamo vivendo in Europa. L’orgoglio di quelle famiglie sono i bambini La sicurezza di quelle persone sono i bambini. L’inverno demografico senza bambini è duro”. Sono parole che rispecchiano le considerazioni finali della conferenza stampa che Papa Francesco ha tenuto in aereo, tornando da Panama.
Papa Francesco mette in luce anche l’importanza della pre-GMG per i popoli indigeni, che “ha manifestato ancora meglio il volto multiforme dell’America Latina”, che è poi stata seguita dall’arrivo di gruppi da tutto il mondo. “Vedere tutte le bandiere sfilare insieme – ha detto Papa Francesco - danzare nelle mani dei giovani gioiosi di incontrarsi è un segno profetico, un segno controcorrente rispetto alla triste tendenza odierna ai nazionalismi conflittuali, che costruiscono i muri, non aprono all'universale. È un segno che i giovani cristiani sono nel mondo lievito di pace”.