Città del Vaticano , martedì, 29. gennaio, 2019 9:00 (ACI Stampa).
“Come vi ho detto a Cracovia, non so se ci sarò alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, ma vi assicuro che Pietro ci sarà e vi confermerà nella fede!”
E’ questa la chiave del successo delle GMG. Questa frase di Papa Francesco che da il senso all’evento. I giovani del mondo riuniti attorno al Papa, in preghiera in ginocchio davanti a Cristo eucarestia.
La Giornata Mondiale della Gioventù di Panama magari non è stata quella dei grandi numeri, anche se 600 mila ragazzi alla messa finale non sono proprio un cifra irrilevante. Ma di certo è stata la conferma che sono tanti i giovani del mondo che hanno voglia di prendersi un impegno con Cristo. Di essere “influencers” nello stile di Maria, di pregare per “aprire il gioco “ alla Chiesa.
Le tappe della GMG di Panama sono state festa e riflessione. Con quelle visite di Papa Francesco ai ragazzi che sono caduti e devono rialzarsi come nel carcere Las Garzas de Pacora dove la confessione è diventata il centro della attenzione per il mondo intero. O con i giovani della Casa del Buon Samaritano, perché “il prossimo è una persona, un volto che incontriamo nel cammino, e dal quale ci lasciamo muovere, ci lasciamo commuovere”. Come in cammino con la croce di Cristo.
Certo si potrebbe anche pensare che forse le GMG avrebbero bisogno di una nuova formula, i tempi cambiano e i giovani cambiano. Forse si potrebbe dare nuovo slancio alla giornate diocesane della Gioventù. Ma per pensare a questo abbiamo tempo. La preparazione per la GMG di Lisbona è partita da già da qualche tempo e in molte diocesi italiane la messa e la veglia sono state seguite in diretta tv dai ragazzi riuniti nelle loro cattedrali o santuari.