Roma , giovedì, 24. gennaio, 2019 10:00 (ACI Stampa).
Anche il cuore ha il suo alfabeto, soprattutto quando è segnato dalla sofferenza.
Così l’alfabeto di Etty Hillesum, scrittrice olandese morta il 30 novembre 1943 nel campo di concentramento nazista di Auschwitz dopo un periodo di tempo passato nel campo di transito di Westerbork (Paesi Bassi), diventa scuola di spiritualità.
Lo ha raccolto fratel MichaelDavide Semeraro, maestro spirituale e profondo conoscitore della scrittrice olandese di origini ebraiche. “ Ogni battito del cuore. Le più belle pagine di Etty Hillesum” è un libro delle Edizione Terra Santa alla seconda edizione che si rilegge con emozione a pochi giorni dalla Giornata della Memoria, il 27 gennaio.
La Shoa si legge attraverso gli occhiali di parole come, Anima, Arcobaleno, Baracca, Bellezza, Cella, Cibo, Desiderio, Digiuno, Dio, Ebrei, Erotismo, Famiglia, Felicità, Gelsomino, Herta, Hineinzuhören, Inginocchiarsi, Irrequietezza, Lentezza, Maternità, Nave, Nostalgia, Odio, Paura, Pazienza, Perdono, Preghiera, Quaderni, Rabbia, Solitudine, Stanchezza, Tenerezza, Tristezza, Uccellino, Vita, Zaino.
La scelta del vocabolario è di un monaco che vive nella Koinonia de la Visitation in Val d’Aosta, coniugando la vita monastica con l’ascolto delle tematiche che turbano e appassionano il cuore di uomini e donne del nostro tempo.