Odessa , venerdì, 20. marzo, 2015 12:04 (ACI Stampa).
Mentre in Ucraina continuano scontri e violenze nonostante il “cessate il fuoco” firmato lo scorso 15 febbraio, migliaia di persone continuano a lasciare le loro case.
Una delle città dove arriva il maggior numero di profughi è Odessa. Nelle città sono attivi anche i missionari salesiani: “Diamo loro cibo, vestiti, tutto il necessario per l’igiene personale, li aiutiamo a trovare un alloggio e un lavoro”, spiegano i missionari.
Nel paese oltre 8mila persone sono rimaste senza lavoro, da quando è iniziato il programma di aiuto alle famiglie di rifugiati, oltre 300 persone hanno trovato lavoro e potuto iniziare una nuova vita. “La cosa triste è che ci sono più di 8mila persone che hanno bisogno di un posto di lavoro” raccontano i collaboratori dei salesiani in questa missione, come riferisce l’Agenzia salesiana Ans. La missione con le famiglie di rifugiati è un’attenzione prioritaria per i Salesiani di Odessa: “Vogliamo raggiungere il maggior numero di persone. Oggi, più di 200 persone hanno bisogno del nostro sostegno”.
Tra le altre attività, i Figli di Don Bosco hanno aperto un centro in cui i bambini possono giocare: si tratta di uno spazio pensato tutto per loro, adatto per attività e laboratori. Il centro offre anche accompagnamento psicologico individuale a circa 20 bambini, “anche se la tendenza è in aumento”, dato che sono molti i bambini traumatizzati e che necessitano di cure particolari.
Anche le famiglie cristiane di Odessa sono impegnate nell’accoglienza dei rifugiati: “La tragedia ha colpito in modi diversi tutto il paese. Ci sono molte vittime tra i civili e molti altri tra militari e i giovani soldati” spiegava qualche mese fa don Grigorij, che offre accompagnamento ai soldati in prima linea.