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Panama, un paese piccolo dal cuore grande che aspetta Papa Francesco

Panama |  | Daniel Ibanez, ACI Group Panama | | Daniel Ibanez, ACI Group

La Chiesa di Panama è pronta ad accogliere i tanti pellegrini che arriveranno da ogni parte del mondo per Papa Francesco e la GMG. Quella di Panama è una chiesa viva, festosa, molto calorosa. Come la città stessa che riflette il suo calore e la sua unicità. ACI stampa ne ha parlato con Padre Ricardo Reyes Castillo, sacerdote panamense, officiale della Congregazione del Pontificio Consiglio per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti. ACI Stampa lo ha intervistato a Panama.

Quali sono le caratteristiche principali della città di Panama?

Panama è un posto di passaggio, è sempre stata una nazione di “passaggio”, è la sua caratteristica più importante. Sono passati gli spagnoli, è il cuore dell’evangelizzazione dell’America del Sud. E’ un posto aperto, di accoglienza, anche molto internazionale. Qui sono venuti a lavorare da tutto il mondo. È un posto soprattutto caldo e allegro. Sono neri, indigeni, spagnoli…un mix davvero allegro e di festa.

Quale Chiesa troverà a Panama Papa Francesco?

C’è un grande clima di festa. E soprattutto c’è un’aspettativa immensa. La maggioranza dei panamensi sono cattolici. Troverà una chiesa giovane. Ha dimostrato un amore al Papa e al successore di Pietro in maniera impressionante perché in tutti c’è una grandissima gioia. Un paese piccolo con un grande cuore.

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Dopo la GMG cambierà qualcosa per Panama?

La visita del Papa sempre lascia un segno, soprattutto in una nazione cosi piccola. Un evento di questa portata per un paese quasi “insignificante” per il numero di persone e le strutture. Il Papa porterà tanto rinnovamento, freschezza, anche ai giovani porterà il desiderio di servire Gesù e riscoprire la loro fede.

 

 

 

 

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