Città del Vaticano , giovedì, 17. gennaio, 2019 12:10 (ACI Stampa).
“L’atteggiamento di prossimità alle persone è tipico del vostro lavoro, e voi avete la possibilità di testimoniarlo ogni giorno. Grazie alla vostra preziosa opera di sorveglianza e di ordine pubblico, i pellegrini e i turisti, ognuno con la propria storia, che da ogni parte del mondo raggiungono la Basilica di San Pietro, sono facilitati nella loro visita”. Papa Francesco saluta e accoglie così i Dirigenti e il Personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano.
Il Pontefice porge il suo benvenuto anche ai nuovi arrivati: il Prefetto Felice Colombrino e il Dirigente Luigi Carnevale, che da poco hanno assunto i loro incarichi.
“È comunemente riconosciuta la vostra competenza e saggezza nell’affrontare le diverse situazioni, anche quelle più critiche – ribadisce il Papa ringraziando i presenti del lavoro svolto - di questo anch’io voglio rendervi merito. Vi ringrazio tanto per la vostra professionalità e la vostra generosità!”.
Il Papa conclude il discorso con un ulteriore ringraziamento: “Il vostro servizio quotidiano è volto a presidiare giorno e notte la Piazza San Pietro e le pertinenze vaticane; voi siete sul posto con ogni condizione climatica, favorevole o avversa. Quando penso alla vostra disponibilità e al vostro spirito di sacrificio, ne traggo ammirazione ed edificazione. Anche un pò di vergogna quando penso a tante persone che si dicono cristiane e non sono all'altezza del vostro esempio. Non posso dimenticare, poi, la vostra efficace collaborazione nelle mie visite pastorali alle Parrocchie e ad altre comunità di Roma, come pure in occasione dei miei spostamenti in altre località italiane. Di tutto questo vi sono molto grato”.
Il Papa infine a braccio: "Voi custodite la piazza, i miei viaggi, vi chiederò un favore, sforzatevi pure per custodire le radici culturali della città, della patria e della cultura. Questa civiltà ha il pericolo di diventare sradicata, noi sappiamo che senza radici non si cresce. Custodite le radici della città, perchè queste ci danno identità".