Città del Vaticano , mercoledì, 16. gennaio, 2019 9:00 (ACI Stampa).
Dopo l'edizione americana di Denver, la GMG attraversa l'Oceano Pacifico e nel 1995 sbarca in Asia, nelle Filippine. E' la prima edizione a svolgersi nel mese di gennaio: dal 10 al 15. Tra i 4 e i 5 milioni i giovani che hanno raggiunto Manila, per meditare sul tema "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". "La vita - ricordò il Papa - è un dono che dura un certo periodo di tempo, in cui ciascuno di noi affronta una sfida che la vita stessa porta con sé: la sfida di avere uno scopo, un destino e di lottare per esso. L’opposto è trascorrere la vita in modo superficiale, perdere la nostra vita nella futilità; non scoprire mai in noi stessi la capacità del bene e della reale solidarietà, e quindi non scoprire mai la via della vera felicità. Troppi giovani non capiscono che sono proprio loro ad avere la maggiore responsabilità di dare un significato degno alla loro vita. Il mistero della libertà umana è al centro della grande avventura di vivere bene la vita".
Nel 1997 - dal 19 al 24 agosto - si torna in Europa, nella Francia sempre più secolarizzata. A Parigi sono oltre un milione i ragazzi che partecipano alla GMG. "Maestro dove abiti? Venite e vedete", è stato il tema scelto per questa edizione. E a Parigi Giovanni Paolo II richiamò i giovani sull'importanza e sul significato del Battesimo con il quale - disse - "Dio vi riconosce come suoi figli e trasforma la vostra esistenza in una storia d'amore con lui. Vi rende conformi a Cristo, perché possiate realizzare la vostra vocazione personale. E' venuto a stringere un'alleanza con voi e vi offre la sua pace. Vivete ormai come figli della luce, che sanno di essere stati riconciliati mediante la Croce del Salvatore! Nella loro esistenza, per rispettare i valori essenziali, i cristiani fanno anche altresì l'esperienza della sofferenza che scelte morali opposte ai comportamenti del mondo e pertanto talora eroiche possono esigere. Ma la vita beata con il Signore ha questo prezzo. Cari giovani, la vostra testimonianza ha questo prezzo. Conto sul vostro coraggio e sulla vostra fedeltà".
Passano tre anni, ed ecco il Grande Giubileo del 2000. La sede della GMG è Roma. A Tor Vergata arrivano due milioni e mezzo di giovani che meditano sul tema "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi". L'importanza dell'Eucaristia, il tema centrale affrontato dal Papa nella Messa conclusiva, celebrata il 20 agosto. "Ritornando alle vostre terre - esortò Giovanni Paolo II - mettete l'Eucaristia al centro della vostra vita personale e comunitaria: amatela, adoratela, celebratela. Vivete l'Eucaristia testimoniando l'amore di Dio per gli uomini. Il mondo ha bisogno di non essere privato della presenza dolce e liberatrice di Gesù vivo nell'Eucaristia!".
Nel 2002 - dal 23 al 29 luglio - la GMG si sposta di nuovo nelle Americhe. E' il Canada il Paese prescelto e Toronto la città ospitante. E' l'ultima Giornata Mondiale della Gioventù - a livello non diocesano - che vede la partecipazione di Giovanni Paolo II. 800.000 circa i giovani che prendono parte all'evento, il motto scelto è "Voi siete il sale della terra, la luce del mondo". Ai tanti ragazzi Giovanni Paolo II ebbe modo di ricordare che "solo Cristo è la pietra angolare su cui è possibile costruire saldamente l'edificio della propria esistenza. Solo Cristo, conosciuto, contemplato e amato, è l'amico fedele che non delude, che si fa compagno di strada e le cui parole riscaldano il cuore. Il XX secolo ha spesso preteso di fare a meno di quella pietra angolare, tentando di costruire la città dell'uomo senza fare riferimento a Lui ed ha finito per edificarla di fatto contro l'uomo! Ma i cristiani lo sanno: non si può rifiutare o emarginare Dio, senza esporsi al rischio di umiliare l'uomo".