Gerusalemme , venerdì, 11. gennaio, 2019 12:30 (ACI Stampa).
“Cristiani in Israele: sfide e opportunità” è il tema del pellegrinaggio annuale dei vescovi dell’Holy Land Coordination, che avrà luogo dal 12 al 17 gennaio tra Gerusalemme, Haifa e alcuni villaggi cristiani in Cisgiordania e Israele.
È il ventesimo anno di fila che l’Holy Land Coordination si reca in Terrasanta. Il viaggio è organizzato dalla Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles con il supporto del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. L’Holy Land Coordination include vescovi delegati da Europa, Nord America e Sud Africa. Scopo della visita è quello di avere maggiore consapevolezza delle realtà sociali, politiche ed ecclesiali della Terra Santa, con lo scopo di supportare il lavoro per la giustizia e la pace in maniera più efficace, aiutare il lavoro delle Chiese locali con il supporto delle organizzazioni cattoliche, e supportare la missione del nunzio apostolico.
La presenza dei cristiani in Terra Santa si è progressivamente assottigliata, anche se l’Istituto di Statistica Israeliano ha notato una lieve, ma significativa, inversione di tendenza: i cristiani in Israele sono oggi circa 175 mila, il 2 per cento del totale della popolazione, e sono cresciuti del 2,2 per cento in quest’anno, mentre lo scorso anno la crescita si attestava sull’1,4 per cento – una crescita dovuta soprattutto all’arrivo di 597 migranti dall’Etiopia.
Il programma dell’Holy Land Coordination di quest’anno è anticipato l’11 gennaio da una riflessione sulla dichiarazione conciliare Nostra Aetate curata dal Rabbino Daniel Sperber. I vescovi parteciperanno anche alla preghiera serale della Shabbat nella sinagoga Yedidya, e ceneranno con famiglie israeliane.
Il 13 gennaio, è previsto un viaggio nella città palestinese di Zabadbeh, nella povera e sottosviluppa regione della West Bank, per celebrare la messa con la comunità locale. Tre quarti degli abitanti della cittadina sono cristiani.