Tirana , giovedì, 16. luglio, 2015 9:00 (ACI Stampa).
La grande passione di don Bosco per la salvezza della gioventù, e le nuove sfide educative della famiglia salesiana: sono i due poli sui quali si struttura la lettera che Papa Francesco ha inviato alla Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Angel Fernandez Artime, in occasione del Bicentenario della nascita di don Bosco. Con un richiamo finale: andare nelle periferie delle reti sociali, e inviare i giovani nelle periferie esistenziali, promuovendo forme di volontariato sociale. Nel nome di Don Bosco, che insegna che “il cristianesimo è sempre sorgente di felicità.”
La lettera è datata 24 giugno, ma da poco è stata diffusa dagli stessi salesiani. Don Bosco era nato il 15 agosto 1815, e tutta la famiglia Salesiana sta festeggiando la ricorrenza. Papa Francesco ha visitato Torino per onorare la famiglia salesiana lo scorso 21 e 22 giugno, in un viaggio che era ad un tempo viaggio della memoria (la famiglia del Papa veniva da Torino e dintorni) e di omaggio verso la famiglia salesiana, che è responsabile della vocazione di Papa Francesco.
Il Papa ricorda la sua gioia nell’ “incontrare la famiglia salesiana riunita a Torino,” e mette in luce come “l’Italia, l’Europa e il mondo in questi due secoli sono molto cambiati, ma l’anima dei giovani non lo è: anche oggi i ragazzi e le ragazze sono aperti alla vita e all’incontro con Dio e con gli altri, ma ce ne sono tanti a rischio di scoraggiamento, di anemia spirituale di emarginazione.”
Qui viene l’insegnamento di don Bosco. Che ci mostra “di non stare a guardare, ma di porsi in prima linea,” offrendo una “esperienza educativa integrale che, saldamente basata sulla dimensione religiosa, coinvolga la mente, gli affetti, tutta la persona, considerata sempre come creata e amata da Dio.”
Basandosi sul “metodo preventivo” sviluppato da don Bosco, Papa Francesco sottolinea che “operando per l’educazione morale, civile, culturale dei giovani, Don Bosco ha agito per il bene delle persone e della società civile, secondo un progetto di uomo che coniuga insieme allegria, studio, preghiera, o ancora lavoro religione virtù.”