Città del Vaticano , lunedì, 7. gennaio, 2019 9:00 (ACI Stampa).
Quando c’è un passaggio di Pontificato c’è anche un passaggio di documenti e di memorandum che raccontano parte della storia della Chiesa in diverse parti del mondo.
Quando il 20 agosto del 1914 Papa Pio X, poi dichiarato santo, morì, la Congregazione degli affari ecclesiastici straordinari, che equivale oggi alla Prima Sezione della Segreteria di Stato appronta delle Relazioni per il suo successore. Benedetto XV viene eletto il 3 settembre successivo e trova sulla scrivania un corposo documento che è anche la fotografia dei rapporti non facili della Santa Sede con il resto del mondo in un momento in cui, non avendo uno Stato, le relazioni diplomatiche non sempre riescono a sostenere la vita della Chiesa in paesi con situazioni politiche complesse.
Questi testi sono stati pubblicati oggi grazie all’impegno di due storici, Roberto Regoli e Paolo Valvo e alle Studium edizioni. “ Tra Pio X e Benedetto XV. La diplomazia pontificia in Europa e America Latina nel 1914” è un volume che interessa non solo gli esperti della materia. Ne abbiamo già parlato, ma rileggere le note è interesante nel giorno in cui Papa Francesco riceve il Corpo Diplomatico.
Oltre alla pubblicazione integrale dei testi delle relazioni, operazione non facile visto il carattere di “appunti” del testo con note e correzioni, i saggi introduttivi presentano aspetti davvero interessanti.
Si ritrovano i nomi di Segretari di Stato come Rafael Merry del Val e Domenico Ferrata che si danno in cambio con il cambio del Papa, e soprattutto quello di Eugenio Pacelli che fu l’ultimo revisore delle relazioni come si riconosce dalle note nella sua inconfondibile calligrafia.