Antonella Luberti, insieme alla giornalista e autrice Silvia Guidi, decidono di partire come pellegrine, da Roma, dalla chiesa del Gesù verso i luoghi in cui Dio ha trasformato la vita di Ignazio da cavaliere delle corti e degli eserciti a cavaliere che si batte per il Regno di Gesù Cristo. Come per tutti noi, che siamo chiamati ad abbandonare gli ideali del mondo per seguire la strada di Cristo.
Mentre il viaggio si snoda tra strade, colline, campi, chiese, città, prosegue anche il percorso interiore guidato dagli Esercizi. Anche le due protagoniste seguono questo tracciato tra polvere, luci, colori, incontri, confidenze, e insieme con la preghiera e l'affidamento. Antonella racconta che un paio di anni fa le fu diagnosticato un tumore.
Affrontò la diagnosi, la cura, il decorso della malattia affidandosi alla lettura e alla meditazione degli Esercizi ignaziani, che le insegnarono cosa significa applicare il discernimento, aiutandola concretamente nella cura e fino alla guarigione. Soprattutto imparò la preghiera di abbandono - collaborativo alla volontà divina, come insegna sant'Ignazio: "Fa tutto come se tutto dipendesse da Dio, ma fa tutto come se tutto dipendesse da te".
Le venne quindi spontaneo pensare di fare un viaggio come segno di ringraziamento, coinvolgendo Silvia Guidi in questa sua esperienza. Nella scoperta degli Esercizi e della spiritualità di Sant'Ignazio sono state "affiancate" dagli interventi di numerosi studiosi ed esperti, quali il cardinal Salvatore De Giorgi, padre Gaetano Piccolo, padre Pietro Mario Schiavone, padre Massino Marelli, padre Louis Magrina.
Si parte dalla chiesa del Gesù, appunto, nel cuore di Roma, poi il lungo viaggio in macchina, fino al grandioso santuario di Monserrat. Sempre sulle orme del santo, perché qui volle venire, dinanzi alla Madonna nera, la Morenita, quando, dopo essere stato gravemente ferito in battaglia, immobilizzato a letto a casa del fratello e costretto, in un certo senso, a leggere alcune vite di Santi, capisce che dentro di sé sta accadendo qualcosa, qualcosa di profondo, che lo cambierà per sempre.
Ecco allora che le due "pellegrine" dell'estate 2018 percorrono gli stessi passi che percorse quel pellegrino agitato da una nuova forza interna. Pregando la Madonna, una luce si fece più forte e gli indicò la strada. Qui depose la spada, ai piedi di Maria, e cominciò una vita nuova, muovendo i primi, anche confusi, passi. Antonella e Silvia, intervallando le proprie riflessioni personali con gli interventi degli studiosi, propongono allo spettatore di immergersi nella vicenda di Ignazio, seguendo la sua storia di conversione e poi la strada che a tutti indicherà per rinnovare e rafforzare la propria vita spirituale.
Lasciato l'imponente santuario, ancora oggi meta di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo, arriviamo a Manresa, piccola città diventata una sorta di cuore pulsante della devozione a Ignazio, perché proprio qui, lungo le rive del torrente Cardoner, ebbe una potente illuminazione e ricevette il carisma degli Esercizi Spirituali. Era, più esattamente, il 25 marzo del 1522 quando Ignazio arrivo' a Manresa, e qui visse un anno di penitenza e di preghiera, un tempo di consolazioni ma anche di grandi patimenti, in cui sperimento' una desolazione interiore così profonda da pensare al suicidio, una tentazione diabolica che lo fece soffrire molto.
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E' stato possibile filmare i luoghi "fisici" in cui si svolse questo straordinario momento della vita del santo, che non sono facilmente raggiungibili per i visitatori comuni. Il viaggio volge i propri passi a ritroso, tornando verso Roma, non prima, però, di fare un'altra tappa importante: alla Storta, ora un quartiere alle porte della Capitale, dove Ignazio si è fermato, lungo il suo viaggio che doveva provarlo nel cuore della Chiesa, a cui arrivava dopo essere partito alla volta della Terra Santa e aver compiuto numerosi viaggi in Europa, sempre alla ricerca di una "forma" definitiva per la propria vocazione.
Alla Storta ebbe una visione che lo convinse senza dubbi nella sua scelta di fondare la Compagnia di Gesù. Così descrisse quel momento centrale della, propria vita:" Ed essendo un giorno, alcune miglia prima che arrivasse a Roma, in una chiesa, ha sentito un simile cambiamento nel suo animo e ha visto così chiaramente che Dio lo metteva con Cristo, suo Figlio, che non gli basterebbe l'animo di dubitare di questo, cioè che Dio Padre lo metteva col suo Figliolo".
Il Dvd mostra, attraverso l'esperienza di due donne alla ricerca di risposte per la propria vita, quanto il modello di preghiera e di fortificazione interiore, e la vita stessa di sant'Ignazio, siano una proposta sempre viva e aderente ai desideri del cuore umano. E come la strada, anche per un santo formidabile come lui, non è mai solo diritta e luminosa, ma fatta di curve, di soste, di ombre fitte, di baratri sfiorati.