Londra , mercoledì, 2. gennaio, 2019 16:00 (ACI Stampa).
Fu ucciso a fil di spada nella cattedrale di Canterbury, e la sua tunica insanguinata è stata per secoli custodita nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Da novembre, però, la tunica di San Thomas Becket è stata prestata alla Chiesa Anglicana, e ha fatto ritorno a Canterbury, dove vi resterà per le celebrazioni dell’850esimo anniversario del martirio, che copriranno tutto il 2020. È un altro passo di avvicinamento e dialogo tra Chiesa Cattolica e comunione anglicana.
Ma è anche un ulteriore segno di una vera e propria “diplomazia ecumenica delle reliquie” portata avanti da Papa Francesco. La traslazione delle reliquie di San Nicola a Mosca e San Pietroburgo, quelle di San Filippo a Smirne, e ora il prestito della tunica di San Thomas Becket sono tutte parte di un percorso ecumenico che viene portato avanti in dialogo con tutte le Chiese cristiane.
Di certo, il dialogo con la Chiesa anglicana è stato portato avanti con vigore negli ultimi anni. Nel 2016 è anche avvenuto che per la prima volta la Royal Chapel di Londra fosse aperta ad una celebrazione cattolica. Un dato non di poco conto, se si pensa che si tratta dalla cappella che il Re Enrico VIII aveva confiscato dal Cardinale Thomas Wolsey, il quale aveva rifiutato di annullare il matrimonio del re con Caterina d’Aragona. È stato poi l’arcivescovo Moxon, che fino al 2017 ha fatto da liason anglicana a Roma a poter celebrare per la prima volta i Vespri anglicani il 14 marzo 2017. Un evento che faceva seguito alla visita di Papa Francesco nella parrocchia anglicana di Ognissanti a Roma, la prima visita di un Papa ad una parrocchia della comunione anglicana.
Ottimi anche i rapporti tra Papa Francesco e l’arcivescovo Justin Welby, primate anglicano, con il quale voleva anche fare un viaggio in Sud Sudan, naufragato poi per propblemi di sicurezza. In questi ultimi anni, l’arcivescovo Welby si è incontrato con Papa Francesco tre volte, il 13 giugno 2013, il 16 giugno 2014 e poi in occasione dei Vespri di San Gregorio al Celio il 3 ottobre, in un evento tutto modellato sulle relazioni ecumeniche, perché festeggiava anche i cinquanta anni dell’Anglican Center di Roma.
La traslazione della tunica di Becket rappresenta, così, un ulteriore momento di questo percorso di avvicinamento.