Varsavia , venerdì, 28. dicembre, 2018 16:00 (ACI Stampa).
Si chiama “Canti di Natale missionari”, ed è una proposta delle Pontificie Opere Missionarie per famiglie, comunità parrocchiali e scuole nel periodo di Natale. Funziona così: i bambini polacchi sono “inviati in missione”, casa per casa, eseguendo canti natalizi e raccogliendo offerte da destinare ad altri bambini, in zone più sfortunate del mondo.
Quest’anno, i fondi dei “Canti di Natale missionari” sono stati destinati ai bambini di Rwanda e Burundi, dove è urgente prendersi cura dei bambini che sono rimasti orfani nelle guerre o a causa delle malattie, e in particolare a causa dell’epidemia dell’AIDS. Ma non solo. I bambini disabili subisco rifiuto sociale, e sono costretti a vivere in strada, diventando vittime di traffico di esseri umani, schiavitù, o anche altri crimini come abusi o violenze.
Il vescovo Arthur Mizinski, segreteario generale della Conferenza Episcopale Polacca, ha ringraziato quanti, nelle loro diocesi, incoraggiano i bambini a svolgere questa iniziativa, perché questo aiuta i bambini “a vivere questo tempo Evangelizzando”.
È la 26esima volta che si tiene l’iniziativa dei “Canti di Natale missionari”, ha ricordato Padre Tomasz Atlas, direttore nazionale delle Pontificie Opere Misionarie di Polonia. Lo scorso anno, sono stati raccolti 621 mila euro, somma che è andata a sviluppare 101 progetti per bambini in 9 nazioni nel mondo, e che aveva come target principale i bambini di Siria e Libano.
L’iniziativa dei “Canti di Natale missionari” chiude un anno impegnativo per la Chiesa di Polonia, che ha festeggiato a ottobre 2018 i quaranta anni dall’elezione al soglio pontificio di San Giovanni Paolo II, ma ha anche ospitato a Poznan l’assemblea plenaria annuale del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee.