Città del Vaticano , domenica, 23. dicembre, 2018 12:12 (ACI Stampa).
L’episodio evangelico della visitazione di Maria a Elisabetta è il centro della meditazione che il Papa ha offerto ai fedeli in occasione dell’Angelus della IV Domenica di Avvento.
“Questo episodio - ha osservato Francesco - ci aiuta a leggere con una luce del tutto particolare il mistero dell’incontro dell’uomo con Dio. Un incontro che non è all’insegna di strabilianti prodigi, ma piuttosto all’insegna della fede e della carità. Maria è beata perché ha creduto: l’incontro con Dio è frutto della fede. Zaccaria invece, che non ha creduto, è rimasto sordo e muto, per crescere nella fede durante il lungo silenzio: senza fede si resta inevitabilmente sordi alla voce consolante di Dio; e si resta incapaci di pronunciare parole di consolazione e di speranza per i nostri fratelli. La gente che non ha fede, dice parole di circostanza, perché non ha fede e le parole non arrivano al cuore altrui”.
E Maria come alimenta la sua fede? Agendo, con la carità - ha aggiunto il Papa - con “un gesto pieno di premura. Si preoccupa prima degli altri che di sé stessa, dimostrando nei fatti di essere già discepola di quel Signore che porta in grembo. L’evento della nascita di Gesù è cominciato così, con un semplice gesto di carità; la carità autentica è sempre frutto dell’amore di Dio”.
Il Natale - ha concluso il Pontefice - va vissuto con “ il dinamismo della fede e della carità. Questo dinamismo è opera dello Spirito Santo. Un dinamismo pieno di gioia, come si vede nell’incontro tra le due madri, che è tutto un inno di gioiosa esultanza nel Signore, che compie grandi cose con i piccoli che si fidano di Lui”.
Al termine della recita dell’Angelus il pensiero del Papa è andato “alle popolazioni dell’Indonesia, colpite da violente calamità naturali, che hanno causato gravi perdite in vite umane, numerosi dispersi e senzatetto e ingenti danni materiali. Invito tutti ad unirsi a me nella preghiera per le vittime e i loro cari. Sono spiritualmente vicino agli sfollati e a tutte le persone provate, implorando da Dio sollievo nella loro sofferenza. Faccio appello perché non manchi a questi fratelli e sorelle la nostra solidarietà e il sostegno della Comunità Internazionale”.