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Papa Francesco: "L'incontro con Dio avviene nella fede e nella carità"

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L’episodio evangelico della visitazione di Maria a Elisabetta è il centro della meditazione che il Papa ha offerto ai fedeli in occasione dell’Angelus della IV Domenica di Avvento

“Questo episodio - ha osservato Francesco - ci aiuta a leggere con una luce del tutto particolare il mistero dell’incontro dell’uomo con Dio. Un incontro che non è all’insegna di strabilianti prodigi, ma piuttosto all’insegna della fede e della carità. Maria è beata perché ha creduto: l’incontro con Dio è frutto della  fede. Zaccaria invece, che non ha creduto, è rimasto sordo e muto, per crescere nella fede durante il lungo silenzio: senza fede si resta inevitabilmente sordi alla voce consolante di Dio; e si resta incapaci di pronunciare parole di consolazione e di speranza per i nostri fratelli. La gente che non ha fede, dice parole di circostanza, perché non ha fede e le parole non arrivano al cuore altrui”.

E Maria come alimenta la sua fede? Agendo, con la carità - ha aggiunto il Papa - con “un gesto pieno di premura. Si preoccupa prima degli altri che di sé stessa, dimostrando nei fatti di essere già discepola di quel Signore che porta in grembo. L’evento della nascita di Gesù è cominciato così, con un semplice gesto di carità; la carità autentica è sempre frutto dell’amore di Dio”.

Il Natale - ha concluso il Pontefice - va vissuto con “ il dinamismo della fede e della carità. Questo dinamismo è opera dello Spirito Santo. Un dinamismo pieno di gioia, come si vede nell’incontro tra le due madri, che è tutto un inno di gioiosa esultanza nel Signore, che compie grandi cose con i piccoli che si fidano di Lui”.

Al termine della recita dell’Angelus il pensiero del Papa è andato “alle popolazioni dell’Indonesia, colpite da violente calamità naturali, che hanno causato gravi perdite in vite umane, numerosi dispersi e senzatetto e ingenti danni materiali. Invito tutti ad unirsi a me nella preghiera per le vittime e i loro cari. Sono spiritualmente vicino agli sfollati e a tutte le persone provate, implorando da Dio sollievo nella loro sofferenza. Faccio appello perché non manchi a questi fratelli e sorelle la nostra solidarietà e il sostegno della Comunità Internazionale”.

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Prima di concludere Papa Francesco ha anche ricordato quelle famiglie che nel tempo di Natale “si ricongiungono. A Natale è bello e importante stare insieme in famiglia. Ma tante persone non hanno questa possibilità, per diversi motivi; e oggi vorrei rivolgermi in modo particolare a tutti coloro che sono lontani dalla loro famiglia e dalla loro terra. Cari fratelli e sorelle, il nostro Padre celeste non vi dimentica e non vi abbandona. Se siete cristiani, vi auguro di trovare nella Chiesa una vera famiglia, dove sperimentare il calore dell’amore fraterno. E a tutti dico: le porte della comunità cristiana sono aperte, Gesù nasce per tutti e dona a tutti l’amore di Dio”.