Città del Vaticano , venerdì, 21. dicembre, 2018 12:25 (ACI Stampa).
E arrivano gli auguri di Natale di Papa Francesco anche ai dipendenti dello Stato della Città del Vaticano, nel consueto appuntamento prenatalizio in Aula Paolo VI. Papa Francesco parla ai dipendenti del Vaticano della “gioia del Natale”, una gioia non solo superficiale, ma legata al concetto “di essere santi”, anche a lavoro!
Il Papa saluta in particolare una bisnonna di 93 anni venuta in Vaticano per gli auguri con tanti nipoti. “Che bella la famiglia così”, dice a braccio Papa Francesco!
“Chi è felice, nel presepe? - domanda Francesco - La Madonna e San Giuseppe sono pieni di gioia: guardano il Bambino Gesù e sono felici perché, dopo mille preoccupazioni, hanno accolto questo Regalo di Dio, con tanta fede e tanto amore. Sono straripanti di santità e quindi di gioia. Voi mi direte: per forza! Sono la Madonna e San Giuseppe! Sì, ma non pensiamo che per loro sia stato facile: santi non si nasce, si diventa, e questo vale anche per loro”.
Dopo la Madonna e San Giuseppe, nel presepe ci sono i pastori. “In particolare, nei presepi – spiega il Papa - c’è spesso un pastorello, giovane, guarda verso la grotta con aria trasognata, incantata: quel pastore esprime la gioia stupita di chi accoglie il mistero di Gesù con animo di fanciullo. Questo è un tratto della santità: conservare la capacità di stupirsi”.
“Poi, in alcuni presepi, quelli più grandi, con tanti personaggi, ci sono i mestieri: il ciabattino, l’acquaiolo, il fabbro, il fornaio…, e chi più ne ha più ne metta. E tutti sono felici – dice Papa Francesco andando al nocciolo del discorso - Perché? Perché sono come contagiati dalla gioia dell’avvenimento a cui partecipano, cioè la nascita di Gesù”.