Trento , giovedì, 20. dicembre, 2018 18:00 (ACI Stampa).
“Una violenza cieca e assurda ancora una volta ha decapitato una giovane vita, tramortito una comunità. Ma le grandi acque non possono spegnere l’amore, la vita di Antonio lo dimostra”. Commosse e profonde le parole di Monsignor Lauro Tisi, Arcivescovo della diocesi di Trento, che ha presieduto i funerali di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista trentino rimasto ucciso nell’attacco terroristico di Strasburgo lo scorso 11 dicembre. Presenti le massime autorità dello Stato, tra cui il presidente Mattarella e il premier Conte.
“In tanti stanno testimoniando da giorni le doti di umanità di Antonio – commenta l’Arcivescovo nell’omelia - Nella terra che ha dato i natali ad uno dei padri fondatori del sogno europeo, Antonio ha sognato un’Europa senza confini e senza pregiudizi”.
Per Monsignr Tisi “il dramma che avvolge questa morte e il dolore della famiglia tolgono il fiato e domandano silenzio”. “Antonio vive nelle braccia del Padre, il Padre stesso lo onorerà”, dice a gran voce il Vescovo trentino che conosce bene la famiglia Megalizzi.
Antonio era andato a Strasburgo per inseguire il suo sogno, diventare giornalista. Lavorava alla radio e cercava il suo posto nel mondo come operatore della comunicazione. Monsignor Tisi ricorda le sue abilità professionali: “In questa epoca in cui le parole rischiano di essere utilizzate per trame di morte, ti diciamo grazie Antonio, grazie per aver creduto nella forza della parola che si interroga e rinuncia a facili risposte. La parola che tu hai frequentato non si impossessa di un microfono, offre voci agli altri e gode della loro ricchezza. Un pezzo di cielo è sceso in terra e ora vi fa ritorno. Per tutto e per sempre, grazie Antonio!"
Alla chiesa di Cristo Re in via Giacomo Bresadola parenti, amici, compagni di università e tanti cittadini hanno voluto salutare lasciando una lettera, un messaggio, una dedica, per quel giovane reporter partito da Trento.