Roma , mercoledì, 19. dicembre, 2018 13:00 (ACI Stampa).
Si avvicina il Natale e si riaccende il mercato dei presepi. In questo mese di dicembre, centinaia di migliaia di statuine entrano nelle case degli italiani per abbellire piccole o grandi Natività per la gioia di adulti e bambini.
Un business enorme e legato alla tradizione, che da una quindicina di anni vede soprattutto la competizione commerciale tra Italia e Cina: le statuine cinesi hanno un prezzo notevolmente più basso ma sono di scarsa qualità, mentre il prodotto italiano resiste grazie all’elevata qualità e al design innovativo.
E’ in crescita anche la richiesta per i presepi etnici, ad esempio provenienti da alcuni paesi del Sud America e dell’Africa. Un mercato, dunque, in grande fermento. Le nuove linee di articoli per il Natale del prossimo anno saranno svelate in anteprima a ‘Devotio 2019’, la seconda edizione della manifestazione fieristica sui prodotti e i servizi per il mondo religioso, che si svolgerà dal 17 al 19 febbraio 2019 a BolognaFiere.
In questa occasione Valentina Zattini, amministratore delegato di Officina Eventi, la società organizzatrice della fiera bolognese, ha confermato la concorrenza del mercato cinese: “I produttori italiani subiscono la forte concorrenza cinese, ma rimane sempre una grande differenza nella qualità del prodotto. Le statuine italiane, che siano in legno o in resina, vincono senza dubbio sul fronte dell’estetica e della lavorazione, anche se negli anni i produttori cinesi hanno migliorato il loro prodotto sulla base delle richieste degli stessi importatori.
Più di recente, la fascia bassa di prezzo ha visto anche la diffusione dei presepi etnici, realizzati con materiali e tecniche diverse a secondo dei vari paesi di provenienza, che rappresentano un’alternativa alla statuina tradizionale”. Il mercato della statuina in Italia è articolato in vari distretti produttivi.