Budapest , martedì, 18. dicembre, 2018 16:00 (ACI Stampa).
E’ un impegno a tutto campo quello dell’Ungheria per i cristiani del Medio Oriente e per le popolazioni che in quella parte di mondo soffrono per la mancanza del necessario con un nome preciso: Hungary Helps. Siria, Egitto, Etiopia e Giordania sono i paesi dove l’Ungheria ha operato.
In Siria grazie al programma “Ospedali Aperti” con un contributo di un milione e mezzo di euro l’Ungheria ha sostenuto un programma, ideato dal Cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco e gestito dalla Fondazione AVSI che mira a sostenere l’operatività dell’Ospedale San Luigi di Aleppo, dell’Ospedale Francese di Damasco e dell’Ospedale Italiano di Damasco.
Il programma “Ospedali Aperti” è operativo dal 2017 ed ha assicurato, fino al settembre 2018, cure gratuite a 11.000 siriani e punta a curarne 45.000 entro i prossimi due anni. Il contributo ungherese, approvato dal Governo ungherese nell’ambito del piano di aiuto ai cristiani perseguitati “Hungary Helps”, contribuirà a finanziare le cure di circa 4.500 pazienti nell’arco di un anno.
La decisione ungherese è stata comunicata dal Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Péter Szijjártó a Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, nel corso di un incontro bilaterale al margine della riunione ministeriale della OSCE a Milano. All’inizio dello scorso ottobre il Segretario di Stato ungherese per l’Aiuto ai Cristiani Perseguitati, Tristan Azbej ha avuto delle consultazioni a Roma con il Segretario Generale della Fonazione AVSI, Giampaolo Silvestri.
Il Segretario di Stato ungherese per l’Aiuto ai Cristiani Perseguitati Sig. Tristan Azbej ha compiuto una missione ufficiale in Egitto e in Etiopia nei primi giorni di dicembre.