Città del Vaticano , venerdì, 14. dicembre, 2018 12:13 (ACI Stampa).
“Fare rete con l’educazione”. Papa Francesco lo ripete tre volte, incontrando gli artisti del consueto concerto di Natale in Vaticano, che quest’anno vedrà esibirsi anche un artista degli Emirati Arabi, un segno in vista del viaggio di Papa Francesco nel Paese.
Sono 25 anni che si organizza un concerto di Natale in Aula Paolo VI, con artisti da tutto il mondo che intervengono a favore di iniziative benefiche. Quest’anno, a beneficiarne sono due progetti, realizzati in Uganda e in Iraq, da Missioni Don Bosco e Fondazione Scholas Occurentes. Due progetti educativi, che Papa Francesco non manca di sostenere nel suo discorso.
“Il Natale – dice Papa Francesco - è sempre nuovo, perché ci invita a rinascere nella fede, ad aprirci alla speranza, a riaccendere la carità. Quest’anno, in particolare, ci chiama a riflettere sulla situazione di tanti uomini, donne e bambini del nostro tempo – migranti, profughi e rifugiati – in marcia per fuggire dalle guerre, dalle miserie causate da ingiustizie sociali e dai cambiamenti climatici”.
Persone che hanno “patito una situazione molto pesante”, tale da portarli a lasciare tutto. Papa Francesco sottolinea che “anche Gesù proveniva da un altro luogo”, dimorava “in Dio padre, con lo Spirito Santo, in una comunione di sapienza, luce e amore, che Lui ha voluto portarci con la sua venuta nel mondo”.
Eppure, aggiunge Papa Francesco, è “venuto ad abitare in mezzo a noi, ai nostri limiti e ai nostri peccati” e come uomo “ci ha mostrato la via dell’amore: il servizo, fatto con umiltà, fino a dare la vita”.