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Papa Francesco e il “metodo semplice” di Maria: il canto e il cammino

Il Papa celebra la Messa per Nostra Signora di Guadalupe |  | Daniel Ibanez, ACI Group
Il Papa celebra la Messa per Nostra Signora di Guadalupe | Daniel Ibanez, ACI Group
Papa Francesco celebra la Messa per Nostra Signora di Guadalupe |  | Daniel Ibanez, ACI group
Papa Francesco celebra la Messa per Nostra Signora di Guadalupe | Daniel Ibanez, ACI group

Cammino e canto. È questo il “metodo semplice” di Maria nell’arte della missione e della speranza secondo Papa Francesco. Il Pontefice lo ricorda nel tradizionale appuntamento per la festa di Nostra Signora di Guadalupe.

Il santuario della Madonna di Guadalupe è tra i più visitati al mondo, e la devozione per la Vergine - il cui appellativo “di Guadalupe” sembra mutuato dall’azteco per dire “colei che schiaccia il serpente” – è diffuso in tutta l’America Latina. Papa Francesco, in visita in Messico lo scorso anno, volle sostare di fronte l’immagine della Vergine, che miracolosamente apparve su un panno su cui il pastore Juan Diego aveva raccolto dei fiori, e che è stato accertato, non è stato dipinto da nessuna mano umana.

È a questa devozione popolare fortissima che guarda Papa Francesco, il quale, sin dall’inizio del Pontificato, ha voluto celebrare per la Madonna di Guadalupe una messa nella Basilica di San Pietro. Una iniziativa che rappresenta anche il modo in cui la pietà popolare dell’America Latina acquista un ruolo e una dignità nella Chiesa.

Nella sua omelia, Papa Francesco comincia dalla caratteristica del canto e tratteggia Maria come una “donna che cammina con la delicatezza e la tenerezza di una madre, fatta per la vita familiare, scioglie i nodi di tanti grovigli che riusciamo a generare e ci insegna a stare in piedi in mezzo alle tempeste”. “Nella scuola di Maria – continua il Papa - impariamo a essere sulla strada per arrivare là dove dobbiamo essere: ai piedi e in piedi davanti a tante vite che hanno perso o a cui hanno rubato la speranza”.

Nella scuola di Maria – continua ancora Francesco - impariamo a camminare per le città e nutriamo i nostri cuori con la ricchezza multiculturale che abita il continente; quando siamo in grado di ascoltare quel palpito, capiamo il significato di Dio, la sacralità della vita, il rispetto per la creazione, i legami di solidarietà, la gioia e l’arte di vivere bene, la capacità di essere felici. Lì arrivviamo a capire l'America profonda".

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Per la caratteristica del canto il Papa commenta nella suo omelia: “Maria ha camminato portando la gioia di chi canta le meraviglie che Dio ha fatto con la piccolezza del suo servo. Nella sua scia, come buona madre, dà vita al canto, dando voce a quelli che, in un modo o nell'altro, sentivano di non poter cantare”.

Nella scuola di Maria – dice ancora Papa Francesco - impariamo che la sua vita è segnata non dal protagonismo, ma dalla capacità di far diventare gli altri protagonisti. Imparte coraggio, insegna a parlare, ci incoraggia a vivere l'audacia della fede e della speranza. Nella scuola di Maria impariamo che il protagonista non ha bisogno di umiliare, maltrattare, screditare o prendere in giro gli altri per sentirsi importante”.

Il Papa conclude l’omelia con un invito a tutto il continente latinoamericano che oggi festeggia la Morenita: “Figlio e fratello latinoamericano, senza paura, canta e cammina come ha fatto Tua Madre”.