Caacupè , sabato, 11. luglio, 2015 17:25 (ACI Stampa).
“Trovarmi qui con voi è sentirmi a casa, ai piedi di nostra Madre la Vergine dei Miracoli di Caacupé. In un santuario noi figli ci incontriamo con nostra Madre e tra noi ricordiamo che siamo fratelli. E’ un luogo di festa, di incontro, di famiglia. Veniamo a presentare le nostre necessità, veniamo a ringraziare, a chiedere perdono e a cominciare di nuovo. Veniamo sempre con la nostra vita, perché qui siamo a casa e la cosa migliore è sapere che c’è qualcuno che ci aspetta”. Così il Papa nell’omelia pronunciata nella Messa celebrata al Santuario di Caacupè.
Siamo qui – ha spiegato Francesco – “perché vogliamo rinnovare le nostre energie per vivere la gioia del Vangelo. Siamo qui come Popolo di Dio, ai piedi di nostra Madre, a darle il nostro amore e la nostra fede”.
Ricordando il sì di Maria, il Pontefice ha ricordato che si è trattato di un sì “al sogno, al progetto, alla volontà di Dio”. Un sì che ”non fu per niente facile da vivere. Per questo la amiamo tanto e troviamo in lei una vera Madre che ci aiuta a tenere vive la fede e la speranza in mezzo a situazioni complicate”.
Francesco ha ricordato le tappe che vedono Maria protagonista con Gesù: la nascita di Gesù, la fuga in Egitto e la morte sulla croce. Davanti a questi episodi “vediamo la sua vita, e ci sentiamo compresi, capiti. Possiamo sederci a pregare e usare un linguaggio comune davanti a una serie di situazioni che viviamo ogni giorno. Ci possiamo identificare in molte situazioni della sua vita. Raccontarle le nostre realtà perché lei le comprende”.
Maria – assicura Papa Bergoglio - “è donna di fede, è la Madre della Chiesa, lei ha creduto. La sua vita è testimonianza che Dio non delude, non abbandona il suo Popolo, anche se ci sono momenti o situazioni in cui sembra che Lui non ci sia. Lei è stata la prima discepola che ha accompagnato il suo Figlio e ha sostenuto la speranza degli apostoli nei momenti difficili”.