Città del Vaticano , martedì, 4. dicembre, 2018 10:52 (ACI Stampa).
Prepararsi al Natale costruendo la pace. E' quanto ha proposto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa a Santa Marta.
"Cosa faccio io - si è domandato Francesco - per aiutare la pace nel mondo? Cosa faccio per aiutare la pace nel quartiere, nella scuola, nel posto di lavoro? Io prendo sempre qualche scusa per entrare in guerra, per odiare, per sparlare degli altri? Questo è fare la guerra! Sono mite? Cerco di fare dei ponti? Non condanno? Domandiamo ai bambini: Cosa fai a scuola? Quando c’è un compagno, una compagna che non ti piace, è un po’ odioso o è debole, tu fai il bullismo o fai la pace? cerchi di fare pace? Perdono, tutto? Artigiani di pace. Ci vuole questo tempo di Avvento, di preparazione alla venuta del Signore che è il Principe della pace".
"Fare la pace - ha aggiunto il Pontefice secondo quanto ha diffuso Vatican News - è un po’ imitare Dio, quando ha voluto fare la pace con noi e ci ha perdonati, ci ha inviato Suo Figlio a fare la pace, ad essere il Principe della pace. Gesù nel Vangelo ci dice quale deve essere l’atteggiamento: Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Tu non hai studiato, non sei sapiente: fatti piccolo, fatti umile, fatti servitore degli altri. Fatti piccolo e il Signore ti darà la capacità di capire come si fa la pace e la forza di farla".
"Ogni volta - ha concluso il Papa - che noi vediamo che c’è la possibilità di una piccola guerra sia a casa sia nel mio cuore sia a scuola, a lavoro, fermarsi, e cercare di fare la pace. Mai, mai ferire l’altro. Mai. Non sparlare degli altri, non buttare la prima cannonata. Se tutti noi facessimo solo questo - non sparlare degli altri – la pace andrebbe più avanti. Che il Signore ci prepari il cuore per il Natale del Principe della pace. Ci prepari facendo noi del tutto, per pacificare il mio cuore, la mia anima, pacificare la mia famiglia, la scuola, il quartiere, il posto di lavoro. Uomini e donne di pace".