Bagdad , sabato, 1. dicembre, 2018 17:00 (ACI Stampa).
“Noi patriarchi cattolici d’Oriente siamo riuniti per riflettere insieme sul ruolo dei nostri giovani, la loro testimonianza e la loro missione in questa regione del mondo tormentata dalle prove e assetata di giustizia e di pace. Vorremmo essere l’eco dei lavori del sinodo dei vescovi sui giovani in attesa dell’esortazione apostolica”.
Per la prima volta nella storia nella capitale irachena, Bagdad, i patriarchi si sono riuniti per ribadire il loro sforzo per l’unità fra i cristiani d’Oriente. Come riporta l’ Osservatore Romano la lettera inviata Papa Francesco è un grazie per il Sinodo dedicato ai giovani e una conferma della comunione con la sede di Pietro: “Le assicuriamo le nostre più ferventi preghiere per il suo ministero petrino e imploriamo la sua benedizione apostolica per le nostre Chiese e i nostri paesi”.
Ad aprire i lavori è stato il patriarca di Babilonia dei caldei, cardinale Louis Raphaël i Sako: La vostra presenza qui, oggi, come leader e padri delle Chiese antiche — ha detto il cardinale — è davvero una forte manifestazione di solidarietà, un testimoniare che siete uniti a noi in tutto ciò che abbiamo affrontato: persecuzioni, sfollamento, abbandono, migrazioni forzate. Questa assemblea che si tiene in Iraq, in un momento così particolare, ci riempie di speranza e incoraggia le famiglie a tornare e restare nella loro terra di origine mantenendo salda la nostra fede, la nostra identità, l’etica, le tradizioni e la lingua”.
Occorre essere più forti delle divisioni, ha detto, e rimuovere le barriere psicologiche e storiche e occorre capire che questa unità delle nostre Chiese è “necessaria” e cruciale, a fronte di sfide “pressanti” che dobbiamo affrontare, come l’emigrazione e “l’estremismo religioso”. Un messaggio “vitale” a tutti gli iracheni, ai cittadini del Medio oriente affinché lottino per eliminare l’intolleranza, si facciano carico del bisogno di dialogo, diffondano i valori della pace e della cittadinanza.