Venezia , lunedì, 19. novembre, 2018 18:00 (ACI Stampa).
E’ la festa della Madonna della Salute che coinvolge il pellegrinaggio diocesano dei giovani con il Patriarca e la testimonianza del vescovo copto cattolico di Mynia in Egitto l’appuntamento più significativo di Venezia. Al termine del pellegrinaggio, domani 20 novembre in collaborazione con “Aiuto alla Chiesa che soffre”, luoghi significativi della città saranno “colorati” di rosso. Poi mercoledì 21 novembre, alle ore 10.00, la Messa solenne nella basilica del Longhena presieduta dal Patriarca concluderà le celebrazioni. Numerose le occasioni di pellegrinaggio a Venezia e a Mestre nel santuario appena riaperto e nella chiesa di Catene.
Il pellegrinaggio si è aperto il 16 novembre con la benedizione del ponte votivo sul Canal Grande. La tradizionale festa veneziana risale a quasi quattro secoli fa, nel 1630, quando la Repubblica Serenissima fece voto di erigere una nuova chiesa intitolata a “S. Maria della Salute” e affidata per la costruzione al Longhena a conclusione della terribile pestilenza che minacciava di distruggere la città lagunare.
Il Patriarca Francesco Moraglia presiederà la messa solenne di mercoledì 21 novembre, alle ore 10.00, nella Basilica della Salute a Venezia e guiderà, inoltre, il pellegrinaggio diocesano dei giovani in programma la sera della vigilia martedì 20 novembre, a partire dalle ore 18.15 con ritrovo in Piazza San Marco per incamminarsi poi verso la basilica della Salute. E proprio l’appuntamento della sera del 20 novembre rappresenterà l’elemento di particolare novità per la festa della Salute di quest’anno.
L'edizione 2018 del pellegrinaggio dei giovani alla Madonna della Salute avrà per titolo “Maria, donna forte nella fede” e sarà contraddistinto da un’attenzione specifica alla testimonianza, al martirio dei cristiani perseguitati per la propria fede in molte parti del mondo.
“Si tratta - spiega don Francesco Marchesi, incaricato per la Pastorale giovanile diocesana - di un interesse non solo animato dal desiderio di assecondare una doverosa sensibilizzazione su questo tema ma soprattutto motivato dal fatto di interrogarsi su cosa muova tanti fratelli e tante sorelle a vivere fino in fondo la loro appartenenza a Cristo con la fede semplice e certa della Madonna. Il Santo Padre, non a caso, ci invita a scorgere nella testimonianza di tanti fratelli e tante sorelle perseguitati per il proprio amore a Gesù i tratti della santità che «è il volto più bello della Chiesa».