Città del Vaticano , giovedì, 15. novembre, 2018 11:00 (ACI Stampa).
“E’ intezione della città di Ronse a partire da oggi di instaurare un proficuo e duraturo legame con a Santa Sede, al fine di intensificare scambi religiosi e culturali incentrati su Sant’ Ermete”.
Così è scritto nel documento ufficiale firmato ieri nella sede dalla Ambasciata del Belgio presso la Santa Sede alla presenza dei responsabili vaticani delle Catacombe di Roma. Ospite e promotore dell’evento l’ambasciatore il conte John Cornet d’Elzius.
A firmare il testo il sindaco di Ronse in Belgio Luc Dupont e l’assessore Ignace Michaux che si occupa anche di una delle più belle e tradizioni religiose di Ronse, la Fiertelommegang, la processione annuale durante la quale le reliquie di Sant’ Ermete vengono mostrate per 32 chilometri in un percorso che abbraccia la città.
Un bene che la città di Romse spera di far diventare patrimonio UNESCO.
Il liberto romano Ermete, morto martire nel 120 a Roma venne sepolto nella catacomba che porta il suo nome sulla Salaria, al quartiere Pinciano. Ma il suo culto arrivò in Belgio attraverso le sue reliquie furono donate da Papa Leone IV a Lotario I, il quale le portò a Kornelimünster, vicino ad Aquisgrana. In seguito, nel IX secolo, furono portate a Ronse. Nonostante le incursioni vichinghe nel 940 le reliquie vennero recuperate e finalmente custodite nella chiesa di Sant'Ermete, che fu costruita in seguito al di sopra della cripta, e consacrata nel 1129. L'economia locale era sostenuta dai pellegrinaggi in onore del santo, noto per le guarigioni dai disturbi mentali.