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Ecco chi è l'arcivescovo José Gomez, nuovo presidente dei vescovi americani

Arcivescovo di Los Ageles è il primo "latino" e immigrato a ricoprire il ruolo

L'arcivescovo José H. Gómez of Los Angeles  |  | American College in Rome, Sept. 16, 2019. Daniel Ibáñez/CNA L'arcivescovo José H. Gómez of Los Angeles | | American College in Rome, Sept. 16, 2019. Daniel Ibáñez/CNA

L'arcivescovo José H. Gomez, è il nuovo presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti. 176 i voti favorevoli, quindi un largo consenso vito che per ottenere la maggioranza bastavano 120 preferenze, 120 preferenze. Per la prima volta un rappresentante dei “ latinos” guida i vescovi degli Usa nato a Monterey, in Messico, e ordinato sacerdote in Spagna, è anche il primo immigrato a guidare la conferenza.

Gomez è diventato vicepresidente della conferenza, nel 2016 e  il vicepresidente è tradizionalmente eletto Presidente allo scadere del mandato.

La soppressa quindi è arrivata tre anni fa con la elezione a vice presidente. “L'intero processo è stato una sorpresa per me, ma vedo che Dio mi sta chiedendo di farlo, e prego solo che con la grazia di Dio possa fare un buon lavoro ” ha detto a CNA.

Vescovo ausiliare di Denver nel 2001, arcivescovo di San Antonio nel 2004, e nel 2010 guida dell'arcidiocesi di Los Angeles, la più grande Chiesa locale del paese.

L'arcivescovo ha detto a CNA che il suo obiettivo è "cercare di vivere ciò che predico, e quindi anche il mio ministero per le persone - questa è la cosa più importante".

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Il suo ministero, ha detto, include il servizio di “miei fratelli vescovi, sacerdoti, diaconi e anche i fedeli laici. Perché davvero la mia vocazione è iniziata con il ministero di fedele laico ”. Gomez è il primo vescovo eletto a condurre la conferenza ad essere legato all'Opus Dei.

"La spiritualità dell'Opus Dei", ha detto a CNA, "fondamentalmente è lottare per la santità - santificazione personale”.

Nel suo ministero di vescovo, osserva l'esempio di Papa Giovanni Paolo II e, tra i vescovi americani, è stato influenzato e ispirato da numerosi vescovi.

“Ovviamente negli Stati Uniti ho avuto la benedizione di lavorare insieme all'arcivescovo Chaput perché ero il suo vescovo ausiliare, quindi è stato un esempio meraviglioso per me. Ma sono stato influenzato da molti altri vescovi: l'arcivescovo Joseph Fiorenza, l'arcivescovo Patrick Flores, e poi il cardinale William Leveda, che è appena morto, è stato un buon amico ”.

Gomez prende il timone della conferenza episcopale in un momento difficile. Gli scandali sessuali emersi nel giugno 2018, con rivelazioni di abusi da parte dell'ex cardinale Theodore McCarrick, hanno preoccupato vescovi e laici cattolici.

Alcuni vescovi statunitensi sono stati accusati di resistenza a Francesco e i vescovi hanno risposto alla sua leadership in diversi modi: ”La realtà- dice Goméz-  dei vescovi negli Stati Uniti è che siamo tutti fedeli a Papa Francesco”. Ed ha aggiunto: "Penso che ci voglia tempo perché le persone capiscano davvero la spiritualità di Papa Francesco”. E del resto, dice,  “una cosa su cui Papa Francesco insiste molto è rispettare le culture delle persone, i diversi modi di pregare. Le persone in Perù, o in Messico, o le persone dal Vietnam hanno diversi modi di pregare e vivere. Quindi la Chiesa negli Stati Uniti sta imparando a soddisfare le esigenze delle persone di tutto il mondo ”.

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Mentre inizia il suo mandato come presidente, Gomez ha detto alla CNA che spera di aiutare la Chiesa “a capire veramente le realtà culturali della gente negli Stati Uniti. Penso che sia importante per tutti noi essere più aperti a questo”.

"Con gli immigrati, ciò di cui parlo non è l'assimilazione, ma l'integrazione: che siano integrati nella vita degli Stati Uniti e nella vita della Chiesa”.  E "ovviamente ho le stesse verità di tutti noi, gli insegnamenti di Gesù Cristo, nella Chiesa cattolica".