“Come egli fu del tutto uomo di Dio e veramente Dominicus [cioè: uomo del Signore], così fu tutto della santa Chiesa, la quale ha in lui un invincibile campione della Fede. L’Ordine dei Predicatori da lui istituito fu sempre valido baluardo in difesa della Chiesa Romana”. Così scriveva Papa Benedetto XV nella sua ultima enciclica del pontificato, Fausto appetente die, dedicata ai 700 anni dalla morte di San Domenico di Guzman e pubblicata il 29 giugno 1921.
Come è ormai consuetudine, ogni anno dal 2012 il popolo Summorum Pontificum si dà appuntamento a Roma da tutto il mondo a fine ottobre per un pellegrinaggio teso a testimoniare il suo amore per la liturgia tradizionale e, in processione ad sedem Petri per il centro città,
Ancora un appello per l’Ucraina da Papa Francesco. Nel giorno in cui si comincia ad indagare sul lancio di due missili in territorio polacco, mentre continuano gli attacchi della Russia sul territorio ucraino, il Papa per due volte, nei saluti in lingua italiana al termine della catechesi del mercoledì, ritorna sulla situazione in Ucraina.
Pregare con desolazione, senza aspettarsi niente, per creare una relazione più bella e più matura con Dio, consapevoli che la preghiera può avere esiti imprevedibili. Dopo l’udienza dedicata al viaggio in Bahrein, Papa Francesco riprende il ciclo di catechesi sul discernimento, e affronta il tema della desolazione.
E' stato pubblicato il telegramma di cordoglio per le vittime dell’attentato avvenuto domenica scorsa, 13 novembre, ad Istanbul in Turchia, inviato - a nome di Papa Francesco - dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin al Nunzio Apostolico in Turchia, Monsignor Marek Solczyński.
Presentato stamane in Vaticano il Convegno Internazionale di Studi “Euntes in mundum universum” che si svolge dal 16 al 18 novembre presso la Pontificia Università Urbaniana, a Roma, in occasione del quarto Centenario dell’istituzione della Congregazione di Propaganda Fide.
Parlando con una appresentanza dei calciatori impegnati allo Stadio Olimpico di Roma nella terza edizione della Partita per la Pace, promossa dalla Fondazione Scholas Ocurrentes con il motto “We Play For Peace”, Papa Francesco ha sotolineato che "si pensa sempre a fare guerre per distruggere. Voi avete preso il vostro tempo per venire a fare la gratuità della pace".
Per il cinquecentesimo anniversario della conversione di Sant’Ignazio, Papa Francesco, il Papa gesuita, invia al Cardinale Omella, arcivescovo di Barcellona, una lettera in cui ripercorre la storia di Sant’Ignazio e afferma che “è significativo in questi momenti pensare che, per portarlo dove era (nel momento della conversione) Dio si servì di una guerra e una peste”.
La drammatica situazione in Ucraina, “vittima di una guerra iniziata ormai otto mesi fa, che ha portato morte, distruzione e dolore”,
Farmaci naturali ed Amazzonia, una associazione di idee che piace a Papa Francesco che ha ricevuto i Membri della Rete di Farmacisti “Apoteca Natura”.
Offrite “un contributo prezioso alla lotta contro ogni forma di povertà ed emarginazione, alla tutela della dignità umana, all’affermazione dei diritti umani e alla promozione della crescita delle comunità e delle istituzioni locali; e tutto ciò cerca di portarlo avanti in coerenza con il Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i membri della Federazione degli Organismi Cristiani di Servizio Internazionale e Volontario (FOCSIV) in occasione del 50° anniversario di fondazione.
Come ogni anno dalla istituzione della Giornata Mondiale dei poveri nel 2016, Papa Francesco ha condiviso il pranzo servito ai poveri in Aula Paolo VI.
Il “compito a casa” che Papa Francesco dà al termine del commento al Vangelo che precede la preghiera dell’Angelus è: come va la mia perseveranza? È una domanda che scaturisce direttamente dal Vangelo del giorno, da Gesù che chiede di concentrarsi sulle cose che restano, e non sulla bellezza del tempio, e che profetizza i molti falsi messia cui non credere, rimanendo ancorati alle cose di Dio.
Si trova “nella fiducia in Dio, che è Padre di tutti noi”, la forza di resistere ai profeti di sventura, ai falsi Messia, ai facili populismi e di rendere testimonianza per non lasciarsi ingannare, per discernere e per costruire un mondo più giusto. Lo dice Papa Francesco, nell’omelia della Messa celebrata in San Pietro per la VI Giornata Mondiale dei Poveri, un appuntamento istituito dopo l’Anno Santo Straordinario della Misericordia che il Papa celebra la seconda domenica di novembre, con i poveri di tutto il mondo.
L’Unione Mondiale degli Insegnanti Cattolici è riunita in una plenaria a Roma, e Papa Francesco, incontrandoli, ha ribadito l’importanza di educatori cristiani nella scuola, ha chiesto di stare attenti alle colonizzazioni ideologiche e ha sottolineato come gli stessi educatori devono portare prima di tutto la testimonianza, di fronte anche alla sfida “del cambio generazionale, che riguarda prima di tutto i dirigenti”.
Parla di sfide comunicative Papa Francesco agli uomini della comunicazione vaticana e cattolica riuniti per la assemblea
Dalla stanza, avvolta da un ovattato silenzio, si riesce a sentire i rintocchi della campana della cappella, e filtra una luce tenera, che sembra cullare, che assomiglia ad una mano leggera che accarezza il volto.
Friedrich Wetter successore del cardinale Ratzinger a Monaco, l'arcidiocesi di Monaco e l'allora cardinale Joseph Ratzinger.
Venti minuti di conversazione tra Papa Francesco e Re Abdullah II Ibn Al Hussein di Giordania che ha portato in dono al Pontefice un’ampolla d’acqua dal sito del Battesimo.
La dimensione umana della formazione sacerdotale “non è una mera scuola di virtù, di crescita della propria personalità o di sviluppo personale”. Lo scrive Papa Francesco nel discorso consegnato ai partecipanti al Corso per rettori e formatori dei seminari latinoamericani che ha ricevuto questa mattina in Vaticano.