La riforma del C9 in un Consiglio Sinodale. La richiesta di istituire un Consiglio di Patriarchi e arcivescovi maggiori delle Chiese Orientali Cattoliche presso il Santo Padre. Le proposte di approfondire vari cammini, da quelli del diaconato femminile a quelli riguardanti l’identità di genere, e persino la poligamia in Africa (ma è un punto su cui c’è stata vasta contrarietà). E la consapevolezza che “la Parola di Dio viene prima della parola della Chiesa”. Si presenta in 42 pagine, 3 parti (Il volto della Chiesa sinodale”, “Tutti discepoli, tutti missionari”, “Tessere legami, costruire comunità”) e ogni paragrafo diviso in convergenze, questioni da affrontare e proposte il testo di sintesi del Sinodo sulla sinodalità, o per meglio dire su comunione, missione e partecipazione.
E così questa sera sapremo che cosa hanno fatto i partecipanti al Sinodo in un mese.
È una preghiera a Maria, cui consacra ancora una volta il mondo, quella che Papa Francesco eleva nella Basilica di San Pietro, insieme a tutti i padri sinodali, al culmine di una giornata di digiuno e preghiera lanciata a seguito del conflitto scoppiato in Terrasanta a causa degli attacchi terroristici di Hamas.
L’ultimo briefing di questa prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi è stata l’occasione per fare il punto in vista della pubblicazione della relazione di sintesi che sarà votata domani pomeriggio dall’assemblea sinodale.
Un comunicato vaticano ha reso noto che Papa Francesco ha deciso di esaminare il caso di padre Marko Rupnik, affidando l'indagine al Dicastero della Dottrina della Fede e derogando alla prescrizione per consentire lo svolgimento del processo.
Con un telegramma a frima del Segretario di Stato Pietro Parolin, Papa Francesco invia preghiere di suffragio e di sostegno per le vittime dell’uragano Otis ad Acapulco, in Messico, che ha devastato la città messicana ed è costato 27 vittime.
Quaranta pagine, tre parti, venti paragrafi e una conclusione: si presenta così il documento di sintesi del Sinodo 2023, nella sua bozza ancora non emendata. Alcuni paragrafi saranno cambiati, altri avranno una nuova formulazione, ma la struttura e le parti della bozza resteranno essenzialmente quelle già delineate. Resta aperta, invece, la questione della road map da portare avanti nell’anno che porterà alla seconda tappa del Sinodo, mentre tra le proposte è quella di istituire un sinodo permanente di vescovi eletti dalle conferenze episcopali a sostegno del ministero petrino.
Siamo giunti quasi alla fine di questa prima parte di Sinodo sulla Sinodalità. Ieri la diffusione della Lettera al popolo di Dio e sabato sera la lettura e successivamente la pubblicazione della Relazione di Sintesi in Aula Paolo VI. Questa mattina si sono riuniti i Circoli Minori (per la XIII sessione) per la consegna dei "modi" di quest'ultimi alla Segreteria Generale.
"Dolore per quanto avviene e ha ricordato la posizione della Santa Sede, auspicando che si possa arrivare alla soluzione dei due Stati
“Mi piace pensare alla Chiesa come al popolo fedele di Dio, santo e peccatore. Mi piace pensare alla Chiesa come popolo semplice, umile che cammina alla presenza del Signore. E’ ancora più bello parlare del santo popolo fedele di Dio. Dico popolo fedele per evitare di cadere nei tanti approcci e schemi ideologici con cui viene ridotta la realtà del popolo di Dio”. Sono le parole di Papa Francesco, pronunciate nel corso della 18/ma Congregazione Generale del Sinodo che si è svolta nel pomeriggio in Vaticano.
Rendiamo "grazie a Dio per la bella e ricca esperienza che abbiamo appena vissuto. Questo tempo benedetto lo abbiamo vissuto in profonda comunione con tutti voi. Siamo stati sostenuti dalle vostre preghiere, portando con noi le vostre aspettative, le vostre domande e anche le vostre paure". Lo scrivono i partecipanti alla XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nella Lettera al Popolo di Dio pubblicata oggi.
La Lettera al Popolo di Dio votata a scrutinio elettronico e segreto, e anche il documento di Sintesi votato, e sono circa 40 pagine.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata per raggiunti limiti di età dall’Arcivescovo Metropolita di Santiago del Cile, il Cardinale Celestino Aós Braco. Il Papa ha chiamato a succedergli Monsignor Fernando Natalio Chomalí Garib, finora Arcivescovo di Concepción.
Papa Francesco invia un messaggio in vista dell’ottava edizione del Festival della Migrazione, intitolato “Liberi di partire, liberi di restare”. "Mi congratulo vivamente con gli organizzatori di questo importante evento, tra i quali la Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana", dice subito il Papa nel Messaggio diffuso nel bollettino della Sala Stampa della Santa Sede.
Durante i saluti in lingua italiana nell'Udienza del Mercoledì il Papa torna sulla guerra in Palestina. "Penso sempre alla grave situazione in Palestina, in Israele e incoraggio il rilascio degli ostaggi e l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza", dice subito Papa Francesco.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", incentra la sua meditazione sui due fratelli dell'Oriente cristiano, “I Santi Cirillo e Metodio, apostoli degli Slavi”.
Siamo ormai alle battute finali di questa prima sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dedicata alla sinodalità. Dopo tre settimane di lavori - oggi è stato invece un giorno di vacanza - ci si prepara al documento di sintesi che sarà elaborato entro sabato. Sarà l'occasione per il fare punto su quanto discusso in quello che in ambito calcistico potrebbe essere chiamato il primo tempo, o per dirla con il Cardinale Cristobal Lopez Romero solo la fase di riscaldamento.
Durante l’Udienza concessa martedì pomeriggio al Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, Francesco ha autorizzato il medesimo Dicastero a promulgare il Decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della Beata Maria Antonia di San Giuseppe (al secolo: Antonia de Paz y Figueroa).
Per tutti è chiaro che il tavolo è più comodo della poltrona. Forse perché è più pratico per prendere appunti.
La “Lettera al popolo di Dio” dei padri e delle madri sinodali non è una novità. Da sempre, il Sinodo dei vescovi ha inviato, al termine dei suoi lavori, un messaggio al popolo di Dio, o una lettera, o un documento che comunque si riferisse ai fedeli di tutto il mondo. Allo stesso tempo, questa lettera deve avere qualche novità, perlomeno nella stesura. Non può essere uguale al documento di sintesi che sarà invece approvato alla fine del Sinodo. Deve, soprattutto, dare il senso dei lavori del Sinodo.