Non ascoltare chi propone l’aborto, perché “mai, mai si risolve un problema facendo fuori una persona. Mai. Questo è il regolamento dei mafiosi: ‘C’è un problema, facciamo fuori questo…’. Mai”. E’ la risposta di Papa Francesco al padre di uno dei venti bambini che ieri pomeriggio hanno incontrato Bergoglio a Casa Santa Marta, su iniziativa dell’Unitalsi.
Sulla sofferenza dei bambini, “non ci sono spiegazioni, è un mistero”. “Penso alla Madonna quando le hanno dato il corpo morto del suo figlio, ferito, insanguinato… La Madonna lo ha accarezzato. Anche la Madonna non capiva”.
Il continuo rafforzamento del quadro normativo interno. Il consolidamento della cooperazione internazionale. La progressiva stabilizzazione della vigilanza. Tommaso Di Ruzza, Direttore dell’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF), traccia un quadro dell’attività sinora svolta dall’Autorità, descrivendo i passi che sono stati fatti e quelli ancora da fare.
“La sfida della nuova evangelizzazione e della catechesi”, si gioca su un “punto fondamentale: come incontrare Cristo, qual è il luogo più coerente per trovarlo e per seguirlo”. Papa Francesco incontra i partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. E spiega il perché ha affidato loro l’organizzazione del prossimo Giubileo straordinario della Misericordia. “Un Anno Santo che ho affidato a voi – ha detto il Papa - perché appaia in maniera più evidente che il dono della misericordia è l’annuncio che la Chiesa è chiamata a trasmettere nella sua opera di evangelizzazione in questo tempo di grandi cambiamenti”.
Un incontro di 25 minuti, intervellato da un interprete, molto “cordiale” secondo le tradizioni diplomatiche. Papa Francesco incontra Miro Cerar, presidente del Governo della Repubblica di Slovenia dal dicembre 2014. Il quale poi, come di consueto, si è anche intrattenuto con il Cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato, in un incontro che ha incluso l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
La prima riforma del Fondo Pensioni Vaticano passa per un nuovo statuto che non cambia il regolamento – sarà poi il nuovo Consiglio d’Amministrazione a prendere l’incarico – e che è un po’ il risultato della riforma generale dell’economia vaticana. E anche quella dello IOR, dato che tra i compiti del Consiglio di Amministrazione figura quella (art. 8 par. d) di scegliere “le banche fiduciarie da utilizzare per le attività finanziarie del fondo,” certificando quindi che lo IOR – che pure non è una banca – non si occuperà degli investimenti.
Un sistema ormai consolidato, tagliato sulle necessità della Santa Sede. Il terzo rapporto dell’Autorità di Informazione Finanziaria mostra come l’Autorità stessa abbia messo a punto il sistema, anche attraverso la pubblicazione del Regolamento della Vigilanza Prudenziale. È stato implementato il lavoro di intelligence. Ma è stato creato anche un sistema di vigilanza che ormai funziona.
È un viaggio da leggere in controluce, da guardare attraverso l’omelia che Giovanni Paolo II fece l’8 ottobre 1994 a Castel Gandolfo, nel giorno in cui sarebbe dovuto andare a Sarajevo sotto le bombe della guerra, e poi attraverso l’omelia che effettivamente pronunciò nello stadio Kosevo nel 1997. Lì andrà Papa Francesco il prossimo 6 giugno, a celebrare Messa in una giornata intensissima, ricca di incontri e di prospettive, come ha raccontato padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, in un briefing con i giornalisti il 28 maggio 2015.
Papa Francesco ha ricevuto questa in udienza la Presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Grabar-Kitarović. Il colloquio privato è durato circa venti minuti.
Matrimonio, famiglia, difesa del creato, accoglienza verso i migranti. Sono i temi affrontati dal Papa nel corso dell’udienza ai Vescovi della Repubblica Dominicana ricevuti in visita ad limina.
È con una lunga “lecture” per il Giorno della Comunicazione indetto dalle Conferenze Episcopali di Gran Bretagna e Galles che Lord Christopher Patten, il presidente del Comitato incaricato di proporre una riforma per la comunicazione vaticana, ha svelato mercoledì 27 maggio il piano di riforma, che ora è al vaglio di una ulteriore commissione. La proposta è quella di una unica struttura (alcuni la chiamano Segreteria per la Comunicazione) composta da cinque dipartimenti, che partano dalla pastorale ma abbiano anche un comparto amministrativo. Il budget è importante, perché uno dei compiti del Comitato, ha rivelato Lord Patten, era quello di arrivare ad un risparmio sui circa 70 milioni di euro spesi per i media ogni anno.
“Non c’è il matrimonio express”, perché “fare di due vite una vita sola, è anche un miracolo, miracolo della libertà e del cuore, affidato alla fede”. Per questo il fidanzamento è un cammino per costruire insieme quella che “è un’alleanza artigianale”, “l’alleanza d’amore tra l’uomo e la donna, alleanza per la vita”.
Papa Francesco ha presieduto il Consiglio Ordinario del Sinodo dei Vescovi che si è riunito tra ieri e oggi in Vaticano. La presenza del Santo Padre, riferisce una nota della Sala Stampa della Santa Sede “ha sottolineato l’importanza che attribuisce al cammino sinodale in corso”.
“La minorità e la fraternità” sono gli elementi “essenziali della vostra identità”. “Il popolo di Dio vi ama”, ma i minori francescani devono recuperare “la coscienza di essere portatori di misericordia, di riconciliazione e di pace. Realizzerete con frutto questa vocazione e missione se sarete sempre più una congregazione ‘in uscita’”.
San Filippo Neri, l’uomo che fece tornare priorità l’impegno per la salvezza delle anime, modello della missione permanente della Chiesa. Lo dice Papa Francesco, in un messaggio inviato a padre Alberto Aviles, Procuratore Generale della Conferederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, per celebrare il cinquecentesimo anniversario della nascita del Santo.
Non ho mai sognato di essere Papa. Francesco lo ribadisce di nuovo, e stavoltain una intervista a tutto campo a "La Voz del Pueblo", un giornale argentino.
Missione e vita consacrata: due concetti legati, perché la “dimensione missionaria è intrinseca anche ad ogni forma di vita consacrata.” Parola di Papa Francesco, che nel giorno di Pentecoste firma e lancia il Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, che si terrà il prossimo 18 ottobre. Un messaggio che si instaura, dice il Papa, sullo sfondo dell’Anno della Vita Consacrata e ne “riceve uno stimolo di preghiera e riflessione.” E la riflessione riguarda il ruolo di laici missionari, che deve essere promossa.
Dura da ormai da due settimane l’esodo dei profughi del Golfo del Bengala e nel mare delle Andamane, in 7 mila sospesi tra Malesia, Thailandia e Indonesia che hanno tutte inizialmente adottato la politica del respingimento in mare. “Un problema di traffico di esseri umani,” hanno sottolineato alcuni, e Papa Francesco – che della lotta al traffico di esseri umani ha fatto il centro della sua azione diplomatica – non poteva essere insensibile alla questione. La ricorda nell’Angelus di Pentecoste, nel giorno in cui lo Spirito soffia sulla Chiesa di Gerusalemme e la fa diventare – nelle parole del Santo Padre “universale, una e cattolica.”
È tutta concentrata sullo Spirito Santo, la Messa di Pentecoste che Papa Francesco celebra alle 10 del mattino nella Basilica Vaticana. Uno Spirito Santo che guida a tutta la verità, rinnova la terra e dà i suoi frutti. Una omelia nella quale si tocca anche il rispetto del creato – e chissà che queste parole non rientrino nella prossima enciclica sull’ecologia? – e nella quale l’appello ad essere ricolmi dallo Spirito Santo è sempre vivo. Perché – afferma il Papa – “il mondo ha bisogno di uomini e donne non chiusi, ma ricolmi di Spirito Santo.”
“Cari fratelli, la divisione è una ferita nel corpo della Chiesa di Cristo. E noi non vogliamo che questa ferita permanga.” Lo dice Papa Francesco, in un videomessaggio inviato ai partecipanti alla giornata di dialogo e preghiera organizzata il 23 maggio dalla diocesi di Phoenix (Stati Uniti). Cattolici e pastori evangelici di orientamento pentecostale, tra i quali il pastore casertano Giovanni Traettino, amico del Papa che lo andò a visitare personalmente lo scorso luglio, si sono uniti dalle 9 alle 17 in preghiera per favorire l’unità dei cristiani. E il Papa, nel videomessaggio, ha detto di essere idealmente con loro.