Papa Francesco esprime le condoglianze al “Sinodo e a tutti i fedeli del Patriarcato così duramente provati” per la perdita di Nerses Bedros XIX, patriarca di Cilicia degli armeni cattolici.
Terra Santa e Medio Oriente “richiedono un impegno coraggioso per la pace: essa non soltanto va desiderata, ma ricercata e costruita pazientemente e tenacemente, con la partecipazione di tutti, in particolare dei credenti". Il Papa riceve una delegazione di B’nai B’rith International e spiega: “Guardando a questi cinquant’anni di storia del dialogo sistematico tra la Chiesa cattolica e l’Ebraismo, non posso che ringraziare il Signore per tanti progressi compiuti”.
Voi rappresenterete "la Santa Sede presso la Comunità delle Nazioni e nelle Chiese locali alle quali sarete destinati. La Santa Sede è la sede del Vescovo di Roma, la Chiesa che presiede nella carità, che non si siede sul vano orgoglio di sé, ma sul coraggio quotidiano della condiscendenza – ossia dell’abbassamento – del suo Maestro. La vera autorità della Chiesa di Roma è la carità di Cristo. Questa è la sola forza che la rende universale e credibile per gli uomini e il mondo". Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo in udienza stamane la Comunità della Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Fu con una proposta sulla libertà religiosa basata sulle comuni radici cristiane che la Santa Sede divenne protagonista all’Atto Finale di Helsinki. Lo ricorda il Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, in un articolo sull’Osservatore Romano in cui non solo ripercorre brevemente la storia della partecipazione della Santa Sede agli incontri di Helsinki, ma mette in luce l’importanza della diplomazia pontificia. Una diplomazia che, proprio perché terza e senza interessi di parte, può battersi in favore del bene comune.
Papa Francesco ha ricevuto stamane, prima dell’udienza generale, i partecipanti all’incontro di dialogo tra Buddisti e Cattolici negli Stati Uniti d’America
Se le ferite che possono essere curate vengono trascurate, si aggravano e “si trasformano in prepotenza, ostilità, disprezzo. E a quel punto possono diventare lacerazioni profonde, che dividono marito e moglie, e inducono a cercare altrove comprensione, sostegno e consolazione”. E’ il monito del Papa lanciato stamane nel corso dell’udienza generale in Piazza San Pietro.
Parte dal tema della XIV Assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi, “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, l’Instrumentum laboris alla base della prossima assise sinodale. Che riprende la “Relatio Synodi” della scorsa assemblea, quella straordinaria dell’ottobre scorso, per riaffermare che “la famiglia resta ancor oggi, e rimarrà sempre, il pilastro fondamentale e irrinunciabile del vivere sociale”, nonostante “in essa infatti convivono differenze molteplici, attraverso le quali si stringono relazioni, si cresce nel confronto e nella mutua accoglienza delle generazioni”.
Un dialogo che che deve continuare, il Papa ha inviato un messaggio al Segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc), Olav Fykse Tveit, in occasione del 50.mo anniversario del Gruppo misto di lavoro tra questo organismo e la Chiesa cattolica. Il testo è stato letto dal card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani, nel corso di un convegno commemorativo svoltosi a Roma, presso il Centro Pro Unione.
Ci sono diversi temi al centro dello Strumento di lavoro per la prossima sessione del Sinodo dei Vescovi, ma la parola chiave è “accompagnare”. Lo ha detto questa mattina il Segretario generale del Sinodo il cardinale Lorenzo Baldisseri che ha presentato alla stampa il testo.
Francesco è stato il quarto Papa - il terzo in epoca contemporanea dopo San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - a raccogliersi in preghiera davanti alla Sindone, il telo di lino che avvolse il corpo di Gesù crocifisso. Da segnalare anche due pellegrinaggi privati nei primi anni del XIX Secolo di Papa Pio VII.
È venuta direttamente dal Vaticano la proposta di un pranzo in Arcivescovado con i giovani detenuti del Ferrante Aporti, il carcere di Torino in cui Don Bosco ebbe l’intuizione del “sistema preventivo salesiano.” Una mediazione necessaria, per permettere al Papa di portare a termine il suo intenso programma della giornata e per permettergli di incontrare i carcerati, racconta ad ACIStampa don Domenico Ricca, salesiano, da 35 anni cappellano del Carcere.
La disoccupazione è “una vera e propria piaga sociale, in quanto priva i giovani di un elemento essenziale per la loro realizzazione e il mondo economico dell’apporto delle sue forze più fresche”. Un paradosso, perché “il mondo del lavoro dovrebbe essere in attesa di giovani preparati e desiderosi di impegnarsi e di emergere. Al contrario, il messaggio che in questi anni essi hanno spesso ricevuto è che di loro non c’è bisogno”. “E questo è il sintomo di una disfunzione grave, che non si può attribuire soltanto a cause di livello globale e internazionale”.
Papa Francesco ha ricevuto Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio (ACRI). Si è trattato di un colloquio privato nello Studio del Palazzo Apostolico. In un’intervista alla Radio Vaticana, Guzzetti ha spiegato che “il sistema delle Fondazioni intende presentare un piano per intervenire nei confronti sia dell’infanzia italiana, ci sono un milione di bambini italiani che fanno la fame!, sia dei bambini 0-6 anni che arrivano sui barconi…”.
Papa Francesco ha ricevuto in udienza il nuovo Ambasciatore della Guinea Equatoriale presso la Santa Sede, Joaquín Mbana Nchama, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali. Inoltre, il Santo Padre ha nominato Vescovo di Chilpancingo-Chilapa (Messico) S.E. Mons. Salvador Rangel Mendoza, O.F.M., finora Vescovo di Huejutla e “ha concesso il Suo Assenso all’elezione canonicamente fatta dal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Patriarcale Maronita, riunitosi dal 10 al 14 marzo 2015”, del Rev.do Padre Abate Hanna Rahmé, O.L.M., finora Protosincello dell’Eparchia di Baalbek - Deir El-Ahmar (Libano), a Vescovo eparchiale della stessa.
L’incipit francescano è già una cifra spirituale della nuova enciclica di Papa Francesco. Quel “Laudato si’, mi Signore”, offre, volutamente, non solo il titolo al testo magisteriale, ma ne delinea anche la sua essenza più profonda: “Esistiamo non solo per la potenza di Dio – scrive il Papa -, ma davanti a Lui e con Lui. Perciò noi lo adoriamo”. Perché dell’enciclica di Bergoglio si è parlato, a ragione, degli aspetti sociali, delle ricadute sulla politica mondiale e della richiesta del Papa di una nuova “ecologia integrale” a favore di “sora nostra matre Terra”, per dirla alla maniera – tanto cara al Papa - di frate Francesco.
“Per alcuni tra voi, come pure per altri appartenenti a diverse comunità religiose, sulla gioia della festa getta un’ombra il ricordo dei propri cari che hanno perso la vita o i loro beni o sofferto fisicamente, mentalmente e persino spiritualmente a causa della violenza.” Il messaggio del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso a firma del cardinale presidente Jean-Louis Cardinale Tauran In occasione del mese del Ramadan e per la festa di ‘Id al-Fitr mette in luce la violenza che “Comunità etniche e religiose in numerosi Paesi del mondo hanno patito sofferenze enormi ed ingiuste: l’assassinio di alcuni dei loro membri, la distruzione del loro patrimonio culturale e religioso, emigrazione forzata dalle loro case e città, molestie e stupro delle loro donne, schiavizzazione di alcuni dei loro membri, tratta di esseri umani, commercio di organi, e persino la vendita di cadaveri!” Un dramma perchè questi crimini sono resi ancora più odiosi dal “ tentativo di giustificarli in nome della religione.”
“Non lasciatevi “contagiare” dalla falsa cultura sportiva, quella del successo economico, della vittoria ad ogni costo, dell’individualismo. Bisogna invece custodire e difendere lo sport come esperienza di valori umani, di competizione sì, ma nella lealtà, nella solidarietà. Dignità per ogni persona: sempre! Nessuno si senta escluso dalla pratica dello sport. E per il raggiungimento di questo obiettivo ci vuole l’azione generosa e concorde delle varie realtà istituzionali e sociali.” E’ il monito del Papa che questa mattina ha ricevuto nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico una delegazione di Atleti di “Special Olympics” che rappresenteranno l’Italia ai Giochi Mondiali di Los Angeles in programma dal 25 luglio al 2 agosto.
“Nell’anno in cui ricorre il cinquantesimo anniversario della promulgazione della Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione, Dei Verbum, sembra più che opportuno che dedichiate la vostra Assemblea Plenaria alla riflessione sulla Sacra Scrittura, fonte di evangelizzazione.” Papa Francesco lo ha ricordato ai partecipanti alla X Assemblea plenaria della Federazione Biblica Cattolica (FEBIC). Il Papa ha salutato il Cardinale Tagle, nuovo Presidente, e Mons. Paglia per il servizio reso in questi anni alla Federazione.
Un incontro speciale per Papa Francesco questa mattina con Mor Ignatius Aphrem II, Patriarca Siro-Ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente, un colloquio privato e uno scambio di discorsi e infine una preghiera comune nella cappella Redemptoris Mater. Una preghiera per il Medio Oriente per “una Chiesa di martiri fin dall’inizio” che “lo è ancora oggi, in Medio Oriente, dove continua a patire, insieme con altre comunità cristiane e altre minoranze, le terribili sofferenze provocate dalla guerra, dalla violenza e dalle persecuzioni. Quanto dolore! Quante vittime innocenti! Di fronte a tutto questo, sembra che i potenti di questo mondo siano incapaci di trovare soluzioni.”
"La nuova enciclica Laudato sì di Papa Francesco è un documento di altissimo valore morale e di straordinario interesse culturale e sociale". Lo afferma in una nota, diffusa dall'ufficio stampa del Quirinale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Elogi al Papa anche dal Presidente degli Stati Uniti, Obama.