Turismo uguale opportunità. Lo scrive nel messaggio per la giornata mondiale del turismo che si celebra il 27 settembre prossimo, il Presidente del Pontificio Consiglio per i migranti il cardinale Vegliò.
Dal 1975 a luglio la Chiesa cattolica celebra la Domenica del Mare. Un appuntamento che vuole ricordare come anche le comunità cristiane e la società in generale riconoscono quanto la gente del mare contribuisce a rendere la nostra vita più confortevole. Per il prossimo 12 luglio il Pontificio consiglio per i migranti ha pubblicato un messaggio che sottolinea anche la importanza ecumenica di questa ricorrenza perché in molti porti le celebrazioni e le diverse attività si celebrano insieme alle altre confessioni cristiane.
Otto giorni divisi in tre nazioni e due emisferi, tra luoghi della memoria, promozione sociale e annuncio del Vangelo. Il viaggio di Papa Francesco in Ecuador, Bolivia e Paraguay (dal 5 al 13 luglio) si presenta intenso e denso allo stesso tempo, e con un filo conduttore con il viaggio negli Stati Uniti e Cuba che è dato da un incontro: quello con i Movimenti Popolari che avverà il 9 luglio in Bolivia.
Celebrerà Messa in due differenti Plazas de la Revolucion a Cuba, in un viaggio che ha tutto il suo valore simbolico dopo che Stati Uniti e Cuba hanno riallacciato i loro rapporti diplomatici. E poi volerà proprio verso gli Stati Uniti, dove beatificherà Junipero Serra, parlerà alle Nazioni Unite, ma incontrerà anche poveri, senzatetto, immigrati e detenuti e soprattutto presiederà al grande atto conclusivo della Giornata Mondiale delle Famiglie di Philadelphia. C’è tutto questo nel programma definitivo del viaggio di Papa Francesco a Cuba e negli Stati Uniti (19-28 settembre) diramato il 30 giugno dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Roma è "la città in cui sono sepolti gli apostoli Pietro e Paolo. Entrambi sono, per tutti i cristiani, punti di riferimento essenziali: sono come colonne della Chiesa. A Roma si trova la comunità ebraica più antica dell’Europa occidentale, le cui origini risalgono all’epoca dei Maccabei. Cristiani ed ebrei vivono dunque a Roma, insieme, da quasi duemila anni". Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti al Convegno internazionale promosso dall’International Council of Christians and Jews
Il Papa Emerito Benedetto XVI ha lasciato stamane la sua residenza in Vaticano per raggiungere il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo dove si fermerà fino al prossimo 14 luglio per un periodo di riposo, accettando così l’invito rivoltogli da Papa Francesco. Lo ha annunciato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.
Maria, Pietro e Paolo: la madre di Gesù, l’apostolo che Gesù scelse come successore, l’apostolo delle genti. Sono loro i “compagni di viaggio nella ricerca di Dio” che Papa Francesco propone all’intera comunità cristiana, e in particolare alla città di Roma, perché “viva in pienezza la fede cristiana, testimoniata con intrepido ardore dai santi Pietro e Paolo.”
“La Chiesa vi vuole maestri di preghier, di fede e di testimonianza.” Si rivolge così, Papa Francesco, ai 46 arcivescovi metropoliti che nella solennità dei Santi Pietro e Paolo presenziano nella Basilica vaticana alla Messa. Papa Francesco ha cambiato la tradizionale celebrazione.
“Signore aiutami a conoscerti sempre meglio! Aiutami ad essere sempre più una cosa sola con la tua volontà! Aiutami a vivere la mia vita non per me stesso, ma a viverla insieme con Te per gli altri! Aiutami a diventare sempre di più Tuo amico!”. Con questa invocazione Benedetto XVI ricordava, il 29 giugno 2011 nella Basilica Vaticana, il sessantesimo anniversario di ordinazione presbiterale.
“La fede è questo. Toccare Gesù e attingere da lui la grazia che salva. Ci salva la vita spirituale, ci salva da tanti problemi”. Papa Francesco lo dice all’Angelus di oggi. Le sue sono parole di speranza. “Ogni volta che Gesù si avvicina a noi, quando noi andiamo da lui con la fede, sentiamo questo: sei li figlio, sei guarita, io guarisco tutti e tutto”, spiega.
Il Papa “deplora” questi “atti barbarici” e “condanna la violenza che genera tante sofferenze”. Sono tre i messaggi di Papa Francesco, quante le tragedie consumate in Tunisia, Francia e Kuwait.
Ci sono anche due cardinali tra i 46 Arcivescovi metropoliti che domani, in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, parteciperanno alla celebrazione presieduta dal Papa per la benedizione del pallio.
Alla vigilia della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo il Papa ha ricevuto la delegazione inviata dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, guidata dal Metropolita di Pergamo Ioannis Zizioulas, che il 18 giugno scorso è intervenuto alla presentazione dell’Enciclica Laudato Sì.
Una Segreteria per la Comunicazione per la Santa Sede. Dopo lo stabilimento di un Comitato per la Comunicazione, e poi l’annuncio di una commissione per valutare le proposte del Comitato, comincia con un motu proprio di soli 4 articoli il piano di Papa Francesco per la razionalizzazione dei media vaticani. Per ora – ma il piano è di quattro anni, come è stato annunciato al termine dell’ultimo Consiglio dei Cardinali – si stabilisce una Segreteria per la Comunicazione, ma tutti i dicasteri che sono sotto il suo ombrello continuano le loro regolari attività. Solo successivamente si definirà come strutturare tutto il piano di comunicazione vaticano.
Questa mattina Papa Francesco ha presieduto nel Palazzo Apostolico Vaticano il Concistoro Ordinario Pubblico per la Canonizzazione dei quattro Beati. Ne da notizia un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.
“Desidero essere testimone dell’allegria del Vangelo e portarvi il calore e la carezza di Dio.” In un videomessaggio diffuso in contemporanea nel pomeriggio sudamericano, Papa Francesco si rivolge direttamente ai fedeli di Ecuador, Bolivia e Paraguay, che visiterà dal 5 al 12 luglio. Alla vigilia di otto giorni intensi, per quello che sarà il viaggio più lungo di Papa Francesco sin dall’inizio del suo pontificato, il Papa parla direttamente ai fedeli, per mostrare loro vicinanza.
Era stato annunciato il 13 maggio, ed è stato ufficialmente firmato il 26 maggio nel Palazzo Apostolico vaticano, l’accordo globale tra Santa Sede e Stato di Palestina. Un accordo che riguarda aspetti essenziali della vita e dell’attività della Chiesa nello Stato di Palestina.
“Siamo in un mondo in cui si diffondono le ideologie più contrarie alla natura e al disegno di Dio sulla famiglia e sul matrimonio”. E poi, “oggi è molto importante che la donna sia adeguatamente valorizzata, e che possa prendere pienamente il posto che le spetta, sia nella Chiesa sia nella società”. E “il ruolo di Associazioni educative come le vostre – che si rivolgono alle ragazze – è assolutamente determinante per il futuro, e la vostra pedagogia dev’essere chiara su tali questioni”. Lo ha detto il Papa alle Delegate della “Conférence Internationale Catholique du Guidisme" ricevute nel cinquantesimo dalla fondazione dell'Organizzazione.
Si è svolta stamani nella Città del Vaticano l’udienza di Papa Francesco con il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ Matthew Festing. Nel corso dell’incontro il Gran Maestro ha illustrato al Pontefice l’impegno dell’Ordine per aiutare i rifugiati e i migranti in varie parti del mondo, dal Medio Oriente all’Africa. Fra’ Matthew Festing ha fatto cenno ai numerosi progetti in corso finalizzati per prestare soccorso medico ai profughi in fuga da guerre, violenze e povertà, e anche ai progetti di sostegno sociale rivolti ai rifugiati nei paesi di destinazione, come Francia, Germania.
Papa Francesco esprime le condoglianze al “Sinodo e a tutti i fedeli del Patriarcato così duramente provati” per la perdita di Nerses Bedros XIX, patriarca di Cilicia degli armeni cattolici.