A Filadelfia in attesa del Papa e in difesa del matrimonio e della famiglia i Cavalieri di Colombo sono riuniti per la loro 133 esima assemblea. A loro il Papa ha inviato, tramite il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, un messaggio legato proprio al tema della famiglia e della libertà. Il Congresso dei Cavalieri di Colombo, sul tema “Dotati dal Creatore di vita e libertà”, si aperto ieri a Filadelfia.
Prima udienza generale di Papa Francesco dopo la pausa estiva di luglio. Il Pontefice è tornato ad affrontare il tema della famiglia, dedicandosi in particolare ai coniugi che hanno intrapreso una nuova unione dopo il fallimento delle loro nozze.
Lo scorso anno la piazza era piena, ma stavolta i chierichetti del pellegrinaggio romano dei CIM sono circa diecimila. Troppo pochi per fare una vera “onda” come lo scorso anno all’ arrivo del Papa, ma abbastanza per creare la festa intorno a Francesco.
Lettera di Papa Francesco al Cardinale Vela Chiriboga, suo Inviato Speciale al X Congresso Eucaristico Nazionale del Perù che si terrà dal 13 al 16 agosto prossimi.
Uganda, Repubblica Centroafricana… e Kenya? Non ci sono ancora i dettagli del viaggio di Papa Francesco in Africa il prossimo novembre, ma i media locali in Kenya hanno dato l’annuncio che una delegazione vaticana dovrebbe arrivare la prossima settimana in Kenya, per preparare l’arrivo del Papa nella nazione del Corno d’Africa.
Negli anni ’70 l’episcopato lombardo fece diversi interventi dedicati al rispetto del creato e a quella “ecologia” nascente nella quale si stava trasformando. Uno in particolare è talmente moderno da essere stato scelto per i «Quaderni colombiani», curati da monsignor Francantonio Bernasconi a commento della Laudato sì di Papa Francesco.
“Il Signore ci invita a non dimenticare che se è giusto preoccuparci del pane materiale per rinsaldare le forze, ancora più necessario è potenziare la nostra fede in Lui, “pane di vita”, che sazia il nostro desiderio di verità, di giustizia e di consolazione.” Papa Francesco commenta così il Vangelo che oggi la Chiesa propone alla riflessione dei fedeli. Nel sesto capitolo del testo di Giovanni Gesù parla della differenza tra il pane materiale e quello celeste.
“In vista dell’Anno giubilare della misericordia, una volta al mese, un sabato, ci sarà un’udienza generale in più, sulla falsariga dell’udienza generale.” L’annuncio alla Radio Vaticana del Prefetto della Casa Pontificia Georg Gänswein aggiunge altri dettagli al programma ancora in via di formazione del Giubileo della Misericordia che si apre il prossimo 8 dicembre.
L’Iraq non poteva restare a lungo senza il rappresentante del Papa. E sarà uno spagnolo a portare nel paese l’affetto di Francesco e, forse, a valutare la possibilità di un visita come il Patriarca Sako chiede da tempo. Il Papa oggi ha nominato Alberto Ortega Martín, Consigliere di Nunziatura, nuovo nunzio a Bagdad elevandoloalla sede titolare di Midila, con dignità di Arcivescovo.
L’“archiatra pontificio” non sarà più Patrizio Polisca. Al termine del suo mandato quinquennale, che scade a fine luglio, il medico di Benedetto XVI prima e Francesco poi cesserà il suo incarico alla direzione del Servizi sanitari del Vaticano. E quindi non sarà più nemmeno il medico personale del “Papa regnante”, come si diceva un tempo. Ma rimarrà il medico personale di Ratzinger, cui è legato da una lunga amicizia. In questi giorni si attende la nomina del suo successore, dopo la conferma ufficiale della cessazione dell’incarico, comunicata a Polisca già in primavera.
Rileggendo il Vangelo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, si scopre che “i discepoli ragionano in termini di “mercato”, ma Gesù alla logica del comprare sostituisce quella del dare”. Una logica tutta umana, quella dei discepoli, che vista la moltitudine provano a capire come fare una colletta per poter sfamare le persone. “A questo punto Gesù, che sa bene quello che sta per fare, mette alla prova i suoi discepoli”, spiega il Papa. “Che fare per sfamare tutta quella gente? Filippo, uno dei Dodici, fa un rapido calcolo: organizzando una colletta, si potranno raccogliere al massimo duecento denari per comperare del pane, che tuttavia non basterebbe per sfamare cinquemila persone”. Per Papa Francesco Gesù lascia le logiche umane, accoglie quello che c’è, “cinque pani e due pesci”, e attraverso il suo fare anticipa l’Ultima cena. Sono gesti “che danno al pane di Gesù il suo significato più profondo e più vero. Il pane di Dio è Gesù stesso”.
Un telegramma per la morte del Cardinal Baum e l’ecclesiastica communio concessa al successore di Nerses Bedros XIX che si è spento lo scorso 25 giugno per un arresto cardiaco. Nel primo caso, Papa Francesco tributa un omaggio a un cardinale che ha prestato anche il suo servizio nella Santa Sede. Nel secondo, garantisce la successione alla guida della Chiesa armena di Cilicia, a lui molto cara: l’ultimo atto pubblico di Nerses Bedros era stata appunto la Messa per gli armeni che si era tenuta lo scorso 12 aprile in Vaticano.
Tre cardinali per tre celebrazioni, che rappresentano anche tre temi chiave del Pontificato di Papa Francesco. Oggi, sono stati resi noti i cardinali che rappresenteranno il Papa alle celebrazioni per il V centenario dell’evangelizzazione della Repubblica Democratica del Timor Orientale; per la celebrazione eucaristica al Meeting delle Comunità Colomboniane in occasione del 1400esimo anniversario della morte di San Colombano; e l’inviato speciale alle celebrazioni per il 1500esimo anniversario della fondazione dell’abbazia svizzera di Saint Maurice. I tre cardinali scelti sono rispettivamente il Segretario di Stato Pietro Parolin; l’arcivescovo di Milano Angelo Scola; e il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani Kurt Koch.
Papa Francesco ha ratificato un quarto elenco dei dei Membri e dei Sostituti eletti da alcune Conferenze Episcopali in vista della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si riunirà in Vaticano dal 4 al 25 ottobre 2015.
Con una dichiarazione finale che riprende i temi della Laudato Si, i sindaci delle grandi città dei cinque continenti arrivati in Vaticano certificano ancora una volta che il cambiamento climatico indotto dall’uomo è una realtà scientifica, e testimoniano in una dichiarazione finale il loro impegno come sindaci a costruire “nelle nostre città e insediamenti urbani, facilitazioni per i poveri e persone in situazioni marginalizzati” e a “ridurre la loro esposizione a eventi legati al clima e ad altri shock e disastri economici, sociali e ambientali.”
Un vero happening per i sindaci di tutto il mondo che hanno raccontato le loro storie cittadine con un tono epico a volte o più concreto in altri casi. “Schiavitù moderna e cambiamenti climatici: l'impegno delle città” è stato il tema del laboratorio di due giorni al quale ha partecipato il Papa.
Parla del suo “indimenticabile” viaggio apostolico in America Latina Papa Francesco. Durante l’Angelus di oggi, in una torrida piazza San Pietro – “Siete coraggiosi”, dice scherzando ai pellegrini – il Papa parla della sua terra natia: “Il Continente latino-americano ha grandi potenzialità umane e spirituali, custodisce valori cristiani profondamente radicati, ma vive anche gravi problemi sociali ed economici”.
Il 14 aprile scorso ho parlato con il presidente Mamnoon Hussain, che si è detto disponibile a trovare un modo per limitare l’uso improprio della legge anti-blasfemia». Così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Sebastian Francis Shaw, arcivescovo di Lahore.
Ci sono tre italiani tra gli otto servi di Dio dichiarati venerabili dal Papa con la promulgazione Decreti riguardanti le loro virtù eroiche. Nel pomeriggio del 16 luglio il Papa ha ricevuto il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, il cardinale Angelo Amato, e ha firmato i decreti. Tra gli italiani spicca la figura di Giuseppe Carraro, vescovo di Verona.
“Venite da situazioni differenti e in diversi modi sperimentate le ripercussioni delle attività minerarie, siano esse condotte da grandi compagnie industriali, da artigiani o operatori informali. Avete voluto riunirvi a Roma per far riecheggiare il grido delle numerose persone, famiglie e comunità che soffrono direttamente o indirettamente a causa delle conseguenze troppo spesso negative delle attività minerarie”. Lo scrive il Papa nel messaggio inviato al Cardinale Peter Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, in occasione dell’apertura dell’Incontro ‘Una giornata di riflessione – Uniti a Dio ascoltiamo un grido’.